Flowers di Miley Cyrus, i significati nascosti dei look Saint Laurent nel video
SpettacoloIl ritorno della cantante del Tennessee passa per la ricerca di uno stile nuovo e indipendente che rivela molto più di quello che dice il nuovo singolo. Perché quando si parla di moda non è mai una semplice questione di abiti
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Il 2023 è iniziato all'insegna dei buoni propositi per Shakira e Miley Cyrus, entrambe impegnate a mettersi alle spalle le loro lunghe storie d'amore e a trasformare in arte - in musica, nel loro caso - le rispettive disavventure. Se la colombiana ha intrapreso una strada graffiante e ironica, Miley Cyrus col nuovo singolo Flowers ha scelto l'american way, più teatrale, più affascinante, più glamour, e ha puntato sulla bellezza (la sua) e la moda per dimostrare al mondo che lei vale più di ogni romanticheria del passato.
Flowers: il riscatto attraverso i vestiti
Flowers è un brano che parla di riscatto e rinascita e lo fa attraverso un testo esplicito e un video che descrive i rituali quotidiani di una donna che sceglie di mettersi al primo posto. Via libera a esercizio fisico, nuotate e un guardaroba pazzesco da indossare solo per sé, di giorno, per strada dove non passa nessuno, in casa: una mossa potentissima.
La scelta dell'abito dorato, un capo d'effetto che segna di fatto il ritorno della Cyrus sulla scena, non è casuale ma è una mossa studiatissima di Bradley Kenneth, stylist e amico di vecchia data della cantante.
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L'abito dorato (col cappuccio per proteggersi)
Kenneth che ha seguito le vicissitudini artistiche e personali della sua cliente, con una certa sagacia sceglie un dress hooded, col cappuccio, drappeggi e oblò frontali molto attuale ma che in realtà ha più di trent'anni. L'abito è un sofisticato modello di Yves Saint Laurent apparso in passerella nella lontana stagione 1991 che, sia nel design che nel tessuto di fabbricazione, reca inconfondibile la firma del leggendario stilista francese.
Saint Laurent amava le donne e nella sua lunga carriera le coprì letteralmente d'oro per sottolinearne, attraverso gli abiti, la forza, l'audacia, l'imbattibilità, la potenza, quasi divina.
Oggi come allora le donne - e gli uomini - che vestono Saint Laurent (attualmente sotto la direzione creativa di Anthony Vaccarello) vogliono esprimere con uno sguardo mistero, fascino e seduzione e Miley col suo abito hooded, col cappuccio, è davvero splendida nell'incedere a passi sicuri verso la villa/nido che ha costruito per sé. Si sfila il cappuccio - anche questo un gesto simbolico perché dimostra di poter fare a meno di un indumento che la protegge (gli abiti hooded, molto di moda nel 2022 sono i pezzi chiave del trend warmdrobe, abiti fatti per riscaldarsi anche fuori di metafora) e resta in lingerie e occhiali dalle lenti nere, ultima barriera del suo cuore.
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Gli abiti vintage per imparare dal passato
Quello di Yves Saint Laurent non è il primo abito vintage sfoggiato dalla cantante nelle ultime settimane. Solo nel suo show di Capodanno, il Miley’s New Year’s Eve Party, trasmesso dalla NBC per milioni di spettatori, la trentenne ha indossato un capo Versace disegnato da Gianni nel 1993 e altri due della stessa maison del 2005 e del 2006, poi un minidress Gucci epoca Tom Ford del 1996, e un capo tutto frange scintillanti dell'archivio di Bob Mackie, il mito dei costumisti statunitensi, dei primi del Duemila. In ogni caso, la scelta è ricaduta su brand che mettono al centro di tutto la donna e il suo diritto inderogabile di esprimere la propria femminilità e la propria indipendenza attraverso gli abiti. Rifacendosi al passato, Miley Cirys sembra dire che ce la farà a superare la fine dell'amore e l'umiliazione dei tradimenti, come hanno fatto tutte le altre prima di lei.
La lingerie, un piacere tutto per sé
Anche la scelta di tuffarsi in piscina in lingerie, un completo nero La Perla, è significativo della nuova linea di condotta di Miley Cyrus che toglie all'intimo il significato di strumento di seduzione per il partner e diventa un indumento come un altro, buono per prendere il sole, per fare allenamento ed essere buttato via prima di una doccia ristoratrice. Non che la cantante non ne apprezzi la bellezza, anzi, è piuttosto un invito per tutte a fare lo stesso: regalarsi un po' di bella lingerie e sfoggiarla (soprattutto) quando si è soli.
Il tuxedo non più maschile ma genderless
Ma il One Woman Show di Miley Cyrus comincia col calar del sole quando è ora di tirare fuori dall'armadio l'abito da sera, non uno qualunque, anche questa volta, ma un tuxedo, giacca e pantaloni lucidi, che per molti è l'eco di quelli che il suo ex, Liam Hemsworth, indossava sui red carpet più prestigiosi del mondo. E visto che tutta l'operazione sembra essere elegantemente ammantata di vendetta (non è forse vero che il brano è uscito il 13 gennaio, giorno del compleanno dell'attore?), quale migliore rivincita nei confronti di quel marito che la invitava a non fare l'esibizionista in pubblico che una esibizione in piena regola? Miley Cyrus trae forza da quell'abito così legato al guardaroba maschile e oggi emblema dello stile genderless per fare sfoggio della sua sensualità e della sua bravura di performer e avvia una danza scatenata che comincia in salotto e finisce sui tetti di Los Angeles, palcoscenico della sua rivincita mondiale.
Il completo, che racconta lo stile di Saint Laurent in ogni dettaglio, dalla giacca con le spalline sagomate ai pantaloni con le pinces sul davanti e le tasche posteriori profilate, è indossato dalla Cyrus, abituata a vestirsi per gli altri, ancora una volta per uno spettacolo privato. Lo stilista francese le progettò voluminose e spigolose perché fossero come una corazza per le donne che affrontavano il mondo a viso aperto ma le volle anche confortevoli perché chi le indossava potesse muoversi sempre liberamente.