I Duran Duran in concerto a Milano. I Wild Boys della musica continuano a far sognare

Musica
Matteo  Rossini

Matteo Rossini

Crediti foto: I-Days

Se gli anni ‘80 sono tra i decenni più amati di sempre, il merito è anche di chi li ha segnati musicalmente. Impossibile non citare i Duran Duran. Venerdì 20 giugno la formazione britannica si è esibita all’Ippodromo Snai San Siro. Sul palco festa di compleanno per John Taylor. Presenti 20.000 persone

Se gli anni ‘80 sono tra i decenni più amati di sempre, il merito è anche di chi li ha segnati musicalmente. Impossibile non citare i Duran Duran. Venerdì 20 giugno la formazione britannica, guidata dal carismatico Simon Le Bon, si è esibita all’Ippodromo Snai San Siro per l’appuntamento inserito nel ricco cartellone degli I-Days Milano Coca-Cola 2025. Due ore di spettacolo e divertimento, John Taylor ha festeggiato il 65° compleanno sul palco: “Il miglior pubblico al mondo”. Presenti 20.000 persone.

i duran duran a milano: "amiamo tutto dell'italia"

Un pubblico eterogeneo, composto da chi gli anni ’80 li ha vissuti e da chi quel decennio lo ha conosciuto soltanto attraverso la musica e la tv, si è riversato all’Ippodromo Snai San Siro per centoventi minuti di pura magia. Come degli accattivanti alieni, i Duran Duran sono sbarcati su Milano facendo salire i presenti a bordo della loro navicella per un viaggio tra le stelle. Dopo un acclamato decollo con Night Boat, il gruppo ha premuto sull’acceleratore con l’esplosiva Wild Boys.

 

La formazione ha poi messo in fila un successo dietro l’altro: da Hungry like the Wolf e A View to a Kill, quest’ultimo l’unico brano della colonna sonora dell'intera saga di James Bond ad aver raggiunto la prima posizione della classifica statunitense Billboard Hot 100. I Duran Duran non hanno mai rallentato la corsa incarnando perfettamente quel desiderio di mordere la vita per prenderne il meglio. Dopo Notorious, Simon Le Bon ha incantato con Nite Runner: “Ora che la notte è finalmente scesa, vogliamo suonarvi qualcosa dall'album Red Carpet Massacre”. Sonorità psichedeliche per Evil Woman, in scaletta anche Friends of mine e Careless Memories.

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Crediti foto: I-Days
Crediti foto: I-Days

Dopo un momento di pausa, Simon Le Bon ha ripreso lo show dedicando il brano Ordinary World alle persone in difficoltà in questi tempi difficili. Un applauso ha accolto le parole del cantante. (Rich up for the) Sunrise, primo singolo estratto dall’album Astronaut, ha portato il pubblico tra le stelle ricordandogli di mirare sempre in alto: “Put your hands into the big sky / You can touch the sunrise / Feel the new day enter your life”. Subito dopo Planet Earth, The Reflex, White Lines, Girls on film e Psycho Killer.

 

Per la chiusura, Simon Le Bon è tornato sul palco sventolando il tricolore: “Questo è il nostro ultimo show in Italia per questo tour. Abbiamo trascorso alcuni dei momenti più belli di sempre, amiamo il cibo, amiamo la cultura, amiamo tutto e amiamo voi. Per noi è triste lasciare questo Paese tra un paio di giorni”. Encore affidato a Save a Prayer e Rio. Momento di festa con una torta per John Taylor, che ha dichiarato: “La miglior città al mondo dove festeggiare il compleanno davanti al miglior pubblico del mondo“.

 

E se i Duran Duran (FOTO) ci hanno ricordato come i ‘Wild boys always shine’, noi non possiamo che seguire il loro monito promettendo a noi stessi di continuare a sognare perché ‘Wild boys never lose it’.

Crediti foto: I-Days
Crediti foto: I-Days

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