Ke Huy Quan è il famoso attore statunitense di origini vietnamite che negli anni Ottanta è diventato l’iconico bambino in numerosi film d’avventura (da Indiana Jones e il tempio maledetto, in cui interpretava Short Round, a I Goonies, dove interpretava Data). 38 anni dopo il suo debutto sul grande schermo nel film di Spielberg, il regista gli manda ancora i regali di Natale. "Non mi ha dimenticato", ha raccontato Quan
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Steven Spielberg non ha dimenticato il suo Short Round, protagonista del suo film Indiana Jones e il tempio maledetto: l’interprete di quel personaggio, il mitico Ke Huy Quan, ha rivelato che il celebre regista gli manda ancora i regali a Natale, ogni anno. Non se ne è mai perso uno, come Babbo Natale.
Ke Huy Quan è il famoso attore statunitense di origini vietnamite che negli anni Ottanta ha recitato in numerosi film d’avventura. Da Indiana Jones e il tempio maledetto, in cui interpretava Short Round, a I Goonies, dove interpretava Data, è stata una vera e propria star degli Eighties.
E 38 anni dopo il suo debutto sul grande schermo, proprio nel film di Spielberg, il regista gli manda ancora i regali di Natale: "Non mi ha dimenticato”, ha raccontato l’attore durante un’intervista con il quotidiano britannico The Guardian.
Steven Spielberg ha offerto a Ke Huy Quan il suo primo ruolo cinematografico quando lui aveva solo 13 anni, scegliendolo per il ruolo di Short Round al fianco di Harrison Ford nel film del 1984 Indiana Jones and the Temple of Doom, tradotto in italiano con il titolo di Indiana Jones e il tempio maledetto.
Dopo quasi 40 anni, Spielberg continua a mandare ogni anno i regali di Natale al suo ex attore bambino.
Quan, che attualmente sta facendo il giro stampa nella stagione dei premi per la promozione del film Everything Everywhere All at Once, ha rivelato al Guardian quanto segue: "Mi ha dato il mio primo lavoro e, tanti anni dopo, non mi ha dimenticato. Ogni volta che ho avuto bisogno di aiuto, lui c’è sempre stato”.
Quan deve molto del suo successo a Spielberg
È indubbio che Ke Huy Quan debba molto del suo successo al leggendario regista che nel 1984 lo scelse per affiancare il protagonista di Indiana Jones, Harrison Ford, nel secondo capitolo della saga cinematografica d'avventura.
E anche per quanto riguarda l'anno seguente, quando l'attore allora quattordicenne interpretò il mitico Richard "Data" Wang ne I Goonies, parliamo sempre di un film il cui soggetto e la cui produzione spettano appunto a Steven Spielberg (con la regia di Richard Donner e la sceneggiatura di Chris Columbus).
Tra il 1984 e il 1985 Spielberg ha reso Quan non soltanto un attore di successo ma addirittura una vera e propria icona della cultura pop.
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Le parole di Ke Huy Quan
Ke Huy Quan non si risparmia certo quando parla del suo “padrino” cinematografico. L’attore è molto riconoscente nei confronti di Steven Spielberg. Ricorda con grande emozione quegli anni d'oro in cui entrò nell’olimpo degli attori bambini.
"In Indiana Jones ero l'unico bambino, quindi ho ricevuto tutto l'amore e l'attenzione", ha raccontato Quan durante l’intervista rilasciata al Guardian. “In The Goonies, ero uno dei sette, quindi lottavo costantemente per attirare l'attenzione. Ma era qualcosa che mi era molto familiare: i miei genitori avevano nove figli. È stato molto divertente, specialmente quei fantastici set. Andare al lavoro era come andare al parco giochi”, ha aggiunto Data. Scusate, lapsus: Ke Huy Quan.
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Ke Huy Quan: “Spielberg è stato il primo a mettere un attore asiatico in un film di Hollywood”
Sempre nell’ambito dell’intervista rilasciata al quotidiano inglese, Ke Huy Quan ha parlato di come Steven Spielberg sia stato un pioniere dell’inclusione. Ha affermato che è stato proprio lui il primo a inserire un personaggio e un interprete asiatici in un mega blockbuster hollywoodiano.
“Spielberg è stata la prima persona a mettere una faccia asiatica in un film di successo di Hollywood”, ha sottolineato Quan. “Short Round è divertente, è coraggioso, salva il c**o a Indy. Allora era una rarità. Per molti anni dopo, siamo tornati al punto di partenza”, aggiunge l’attore, che è un cittadino statunitense ma di origini vietnamite nato a Saigon, nel Vietnam del Sud, dove ha vissuto fino all'età di 4 anni.
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Il grande ritorno al cinema di Quan
Quan è tornato al cinema quest'anno con il ruolo di Waymond Wang in Everything Everywhere All at Once, per il quale è in lizza per ottenere una nomination all'Oscar come attore non protagonista.
No, Everything Everywhere All at Once non è né diretto né scritto né prodotto da Steven Spielberg, ma c’è un però: i due potrebbero comunque incontrarsi sul palco della notte degli Oscar, dato che anche Spielberg è tra quelli che corrono per accaparrarsi la tanto ambita statuetta, lui per il suo ultimo lavoro da regista, The Fabelmans.
La reunion di Quan e Harrison Ford
All'inizio di quest'anno sono diventate virali le immagini e i video dell'attesissima reunion di Ke Huy Quan e Harrison Ford. A inizio 2022 i due attori si sono ritrovati per la prima volta dai tempi del set di Indiana Jones e il tempio maledetto.
I mitici Indy e Short hanno scattato una foto insieme al D23, dove Ford era presente per promuovere il quinto film di Indiana Jones mentre Quan stava promuovendo la seconda stagione della serie televisiva Loki.
"Eravamo all'evento D23 e mi è stato detto che Harrison sarebbe stato lì", ha detto Quan al New York Times il mese scorso parlando della reunion. “Siamo in questa stanza verde con così tanti attori, produttori e registi, e la persona che è stata incaricata di assistermi ha detto: ‘Harrison Ford è proprio fuori dalla stanza verde. Vuoi andare a salutare?’”, ha raccontato Ke Huy Quan.
"Mentre mi avvicino, si gira e mi punta il dito contro, e ha quel classico, famoso, scontroso aspetto di Harrison Ford", ha continuato Quan. "Io dico, 'Oh mio Dio, probabilmente pensa che io sia un fan e mi dirà di non avvicinarmi a lui.' Ma lui mi guarda e mi indica e dice: 'Sei Short Round?’ trasportandomi indietro nel 1984, quando ero un ragazzino, e ho detto: ‘Sì, Indy’. E lui ha detto: ‘Vieni qui’ e mi ha dato un grande abbraccio”. Chi in questo momento non sta piangendo, non è nato a fine anni ’70, inizio ’80 chiaramente.
Se non avete ancora pianto fino a ora, ecco le foto che non vi lasceranno scampo.