L'attore, che interpreta Voldemort nella saga di Harry Potter, ha condannato gli atteggiamenti aggressivi rivolti alla mamma del maghetto di Hogwarts per le controverse posizioni espresse in materia di identità di genere e di diritti delle persone transessuali
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In un’intervista al New York Times l’attore Ralph Fiennes ha difeso J.K. Rowling, la mamma di Harry Potter, dagli attacchi subiti dopo le sue esternazioni sui temi dell’identità di genere e dei diritti delle persone transessuali. «J.K. Rowling ha scritto questi libri straordinari sull’emancipazione, su giovani ragazzi che si scoprono come esseri umani. Si tratta del modo in cui si diventa un essere umano migliore, più forte, più centrato moralmente. L’abuso verbale diretto a lei è disgustoso, è spaventoso».
LE DICHIARAZIONI DELLA SCRITTRICE
Da anni Rowling conduce una battaglia culturale sui concetti di sesso e di identità di genere e sui diritti delle persone transgender fondata sulla corrispondenza tra sesso e genere, un’ideologia sostenuta dalla parte radicale del movimento femminista definita “femminismo essenzialista e trans-escludente” (Terf). Secondo la scrittrice l’inclusione delle persone trans nella categoria delle donne rischierebbe infatti di danneggiare le persone che sono biologicamente donne: «Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne in tutto il mondo è cancellata. Io conosco e amo le persone transessuali, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite». Daniel Radcliffe, protagonista della saga di Harry Potter, ha quindi espresso in una lettera solidarietà alle persone transgender: «Le donne transgender sono donne. Ogni affermazione contraria cancella l’identità e la dignità delle persone transgender», mentre Emma Watson, la saggia Hermione Granger, ha ribadito che «le persone trans sono chi dicono di essere e meritano di vivere senza che si metta sempre in discussione o si dica loro chi debbano essere».
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LE MINACCE SUI SOCIAL
Le controverse dichiarazioni di Rowling hanno scatenato non solo l’indignazione degli attivisti trans, ma anche numerose minacce sul web. «Ho ricevuto così tante minacce di morte che potrei tappezzarci la casa, e non ho smesso di parlare» ha twittato la scrittrice lo scorso novembre. Dopo la pubblicazione su Twitter di un’immagine degli attivisti con i cartelli in mano, fotografati di fronte alla casa della famiglia di Rowling con l’indirizzo ben visibile, la polizia scozzese ha avviato le indagini, ma non ha rivolto alcuna accusa. La situazione è ulteriormente peggiorata dopo l’attentato all’autore de I versi satanici Salman Rushdie, al quale Rowling ha espresso solidarietà in un tweet. «Non preoccuparti sei la prossima» ha risuonato un’anonima minaccia di morte online.
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IL SUPPORTO DI FIENNES
Fiennes, che nella saga di Harry Potter interpreta Voldemort, ha condannato gli atteggiamenti aggressivi rivolti a Rowling. «Voglio dire, posso capire un punto di vista che potrebbe essere arrabbiato per ciò che lei dice sulle donne. Ma non è un osceno fascista di estrema destra. È solo una donna che dice, “Sono una donna e mi sento una donna e voglio poter dire che sono una donna”. E io capisco da dove arriva. Anche se non sono una donna». L’attore ha anche espresso il proprio disgusto per la “cancel culture”: «La rabbia giusta è giusta, ma spesso diventa un po’ sciocca perché non riesce a farsi strada attraverso le zone grigie. Non ha sfumature».