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Baglioni presenta "In questa storia che è la mia", opera concerto tratta dall'ultimo album

Spettacolo

Bruno Ployer

Claudio Baglioni ph Angelo Trani

L’opera-concerto totale, tratta dall’omonimo e ultimo album di inediti dell'artista, sarà trasmessa il 2 giugno sulla piattaforma ITsART in streaming dal Teatro dell'Opera di Roma. Uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali 

 

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Per Claudio Baglioni (qui tutte le news) "In questa storia che è la mia" rappresenta il sogno di creare un'opera d'arte totale. E' uno spettacolo realizzato con grandi mezzi. È stato registrato in una settimana al Teatro dell'Opera di Roma con il coro e l'orchestra e il corpo di ballo residenti. 188 gli artisti sul palcoscenico più 1: il protagonista assoluto, Claudio Baglioni (I look e la carriera dell’artista di “Questo piccolo grande amore”. FOTO), che è al centro di tutto, elegante, concentrato, serio. È una "autobiografia cantata" come l'ha definita lui stesso. Lo vediamo nel film interpretare i pezzi e gli interludi del suo recente album, che ha lo stesso titolo dello spettacolo. Intorno a lui coreografie, alter ego, le partecipazioni di Pierfrancesco Favino ed Eleonora Abbagnato, un impatto visuale - sonoro imponente.

Sono due gli altri personaggi dell'Opera - concerto: l'Amore e il Tempo. Recitano con la danza e la mimica il loro continuo intreccio con la vita umana. Sono due personaggi che ereditiamo dalla classicità e Baglioni li spiega così: "L'amore è qui nelle sue fasi della nascita, del corteggiamento e della parabola discendente. Il Tempo è l'altro protagonista e per me tenere in mano la clessidra, come accade nelle scene finali, è una conciliazione della battaglia mia e di tutti con il tempo".

 

L'opera debutterà in streaming sulla piattaforma ITsART il 2 giugno e forse verrà presentato in un festival (Venezia?) e uscirà al cinema. Nello stesso giorno Claudio Baglioni verrà insignito dell'onoreficenza di Cavaliere della Repubblica. "In questa storia che è la mia" rimarrà in piattaforma per sei mesi, poi avrà probabilmente una vita televisiva. Potrebbe anche uscire al cinema e questo gioverebbe molto alla spettacolarità di immagini e suoni.

"Questo lavoro mi ha dato grande soddisfazione - dice Baglioni - e lascerà la sua traccia. Quando le carrriere diventano lunghe il passato aumenta e con lui tutto il suo bagaglio. I successi pesano su quello che fai, pesano sul futuro e alla fine della carriera saranno forse più i sogni delle realizzazioni. Bisogna sempre pensare a qualche progetto. Io per esempio non escludo di scrivere un musical: mi piacerebbe come compositore. Penso anche che mi proporrò per la direzione artistica del prossimo festival dell'Eurovision. Il livello spettacolare raggiunto è interessante e la vittoria dei Maneskin è rilevante."

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il ricordo a Carla Fracci

Nel giorno della presentazione di questo lavoro dove la danza ha una forte importanza il pensiero va anche alla scomparsa di Carla Fracci (LA FOTOSTORIA). "Ci siamo conosciuti, una volta. È una stella che se ne va - è il ricordo di Baglioni- e penso che questo esperimento le sarebbe piaciuto."

Baglioni con questa produzione di grandi ambizioni si conferma l'artista coraggioso delle continue svolte, ma che ama condividere col pubblico anche il proprio vissuto, come in questo film, che aggiunge ai testi delle canzoni un impianto visivo opulento e molto fedele alle parole, senza tentare di aggiungere significati o suggerire spunti finora nascosti. È l'inchino delle diverse arti a un maestro dei nostri decenni.

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