In occasione del World Ballet Day, le compagnie di tutto il mondo hanno regalato performance online ai loro spettatori. Un messaggio per dire che la danza non si ferma ma resiste nella speranza di poter tornare presto in scena. Abbiamo scelto due estratti che arrivano da due teatri simbolo di due Paesi particolarmente colpiti da questa seconda ondata: l’Italia e la Francia
A teatri chiusi il World Ballet Day è stato quest’anno un giorno dal sapore amaro per i danzatori di tutto il mondo, per lo più costretti da diversi mesi a restare lontano dalle scene, seppur con qualche interruzione e ripresa sporadica degli spettacoli. Gli artisti hanno voluto comunque far sentire quanto siano “vivi” anche in questo momento. “La danza non si ferma ma resiste” è il messaggio che hanno lanciato dalle sale prove di tutto il mondo. Là dove continuano ad allenarsi e ad esercitarsi, nel rispetto dei protocolli sanitari previsti nei diversi Paesi, aspettando di poter salire di nuovo sul loro palco. In questo appuntamento settimanale con Hashtagart, la rubrica con cui cerchiamo di raccontare l’altra scena dell’arte, quella che si esprime online, abbiamo scelto tra le tante esibizioni che abbiamo visto per il World Ballet Day, due performance firmate da due compagnie simbolo di due Paesi particolarmente colpiti da questa seconda ondata (GLI AGGIORNAMENTI): l’Italia e la Francia.
Scala, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko in Giselle
Dalla sala prove del Teatro alla Scala di Milano arriva così un estratto di Giselle, il capolavoro del romanticismo che proprio in questi giorni sarebbe dovuto andare in scena al Piermarini. Dopo il gala del 23 settembre (VIDEO), con cui la danza era tornata sul palco dopo un lungo periodo di stop a causa dell’emergenza sanitaria, tutto era pronto per rivedere anche un balletto. E quindi non più solo assoli o pas de deux tra coppie nella vita (o nel lavoro, come nel caso di Alessandra Ferri e Federico Bonelli) ma anche il corpo di ballo in scena seppure con delle modifiche nella coreografia nel rispetto del distanziamento previsto dai protocolli. Il Dpcm annunciato dal presidente del Consiglio la scorsa domenica ha però chiuso cinema e teatro e interrotto la programmazione autunnale del Piermarini. Ed eccoli Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, primi ballerini e “congiunti” nella vita, in sala mentre provano il pas de deux del secondo atto del capolavoro di fine Ottocento su musiche di Adam che il corpo di Ballo della Scala ha rappresentato in tutto il mondo, da Pechino al Kuwait, solo per citare le ultime tournée.
Intensi e delicati, musicali e tecnicamente impeccabili, Manni e Andrijashenko riescono ad essere espressivi anche dietro il sipario e attraverso lo schermo di un pc.
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Parigi, sognando le ombre de La Bayadère
Dal regno delle Villi di Giselle, nella tradizione slava gli spiriti delle fanciulle morte prima del matrimonio, a quello delle Ombre de La Bayadère, altro caposaldo del romanticismo. Due atti bianchi, due scene in cui oggi sembra davvero poter vedere rappresentato il momento buio che tutti stiamo vivendo. Dagli studi di Palais Garnier ecco la perfezione delle tre prime ballerine mentre provano un momento del terzo atto del capolavoro di Marius Petipa nella versione rivisitata da Rudolf Nureyev, fiore all’occhiello da anni della compagnia francese. Proprio nel giorno del World Ballet Day, l’Opéra di Parigi ha comunicato l’interruzione degli spettacoli fino al 1 dicembre. “Stiamo facendo tutto il possibile per riprendere i nostri spettacoli non appena ci sarà permesso. Continueranno le prove degli spettacoli previsti a dicembre nelle prossime settimane” si sottolinea nella nota firmata dal Direttore Generale Alexander Neef. E aggiunge: “Gli artisti e tutte le maestranze dell’Opéra de Paris, che hanno avuto così tanto piacere di ritrovarvi da settembre, oggi si uniscono a me per esprimere la loro tristezza […]. Spero sinceramente di potervi accogliere nei nostri teatri alla fine del lockdown e vi auguro di rimanere in salute”.