L’ex hypeman Terrance “TA” Dixon ha accusato il rapper di “sfruttamento coercitivo del lavoro, frode finanziaria, manipolazione sessuale, intimidazione violenta e coercizione psicologica”. Secondo la denuncia, sarebbero coinvolte anche donne che all'epoca dei presunti fatti sarebbero state minorenni
L’ex hypeman di Fat Joe, Terrance “TA” Dixon, ha intentato giovedì 19 giugno presso la Corte federale del Distretto meridionale di New York una causa contro il rapper, il cui vero nome è Joseph Antonio Cartagena, accusandolo di “sfruttamento coercitivo del lavoro, frode finanziaria, manipolazione sessuale, intimidazione violenta e coercizione psicologica”. Dixon ha aggiunto che la star dell’hip-hop sarebbe diventata famosa sopprimendo deliberatamente insieme ai suoi soci i suoi contributi creativi, artistici e commerciali, che sarebbero stati invece fondamentali per il successo professionale e l’immagine personale di Fat Joe. L’ex collaboratore ha chiesto un risarcimento fino a 20 milioni di dollari.
I PRESUNTI INCONTRI CON DONNE MINORENNI
Secondo la denuncia di Dixon, che per 16 anni è stato l’hypeman (una figura di supporto comune nel mondo dell’hip-hop) di Fat Joe, l’ex collaboratore sarebbe stato testimone dello stile di vita del rapper fuori dal palco e quindi al corrente dei presunti rapporti sessuali che lui avrebbe avuto anche con donne minorenni. Fat Joe avrebbe inoltre costretto Dixon stesso a “situazioni umilianti, inclusi atti sessuali compiuti sotto coercizione e sorveglianza, accompagnati da minacce di abbandono in Paesi stranieri se si fosse rifiutato di obbedire”. Nello specifico, l’ex hypeman ha affermato di “essere stato costretto a più di 4000 atti sessuali per mantenere la sua posizione all’interno dell’Enterprise”. Dixon avrebbe inoltre “personalmente assistito [a Fat Joe] intrattenere rapporti sessuali con minori di 15 e 16 anni”, comprese tre “Jane Doe”, rispettivamente una ragazza dominicana di 16 anni che “in cambio di denaro, vestiti e il pagamento della bolletta del cellulare” avrebbe praticato sul rapper atti sessuali, una donna caucasica che all’epoca della presunta conoscenza con Fat Joe avrebbe avuto 15 anni, e una donna latina nella stessa situazione. Fat Joe si sarebbe innamorato della terza, per la quale avrebbe "persino pensato di lasciare la moglie”.

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LA DIFESA: "ATTO DI RITORSIONE"
“La causa è un palese atto di ritorsione, un disperato tentativo di distogliere l’attenzione dalla causa civile che abbiamo intentato per prima, che ha svelato il loro piano coordinato per estorcere denaro al signor Cartagena attraverso bugie, minacce e accuse inventate”, ha dichiarato a Variety Joe Tacopina, avvocato di Fat Joe. Lo scorso aprile, il rapper aveva fatto causa a Dixon per averlo diffamato sui social media, e aveva citato anche il legale dell’ex collaboratore, Tyrone Blackburn, sostenendo che entrambi si sarebbero macchiati di un tentativo di estorsione. In merito alla nuova causa, Tacopina ha proseguito: “Le forze dell’ordine sono consapevoli della richiesta esorbitante al centro di questo schema. Le accuse contro il signor Cartagena sono invenzioni assolute: menzogne mirate a danneggiare la sua reputazione e a imporre un accordo attraverso la pressione pubblica. Il signor Cartagena non si lascerà intimidire. Abbiamo intrapreso azioni legali per denunciare questa campagna fraudolenta e ritenere responsabili tutti i soggetti coinvolti”. In un’intervista esclusiva a Variety, Dixon ha invece dichiarato: “Questo è il modo giusto per combattere Joe: attraverso il sistema. Non puoi combatterlo in nessun altro modo. Joe pensa di essere un dio. Joe pensa di essere intoccabile”. La sua causa sostiene anche che Fat Joe avrebbe usato il suo status di star dell'hip-hop per costringere l’ex hypeman e altre persone a "rappresentazioni sessuali degradanti", spesso mentre lui stesso guardava, registrava o dirigeva gli incontri, e che avrebbe intimidito i testimoni con minacce dirette a loro o alle loro famiglie.
