"Non dimentichiamo la cultura, abbiamo un occhio di riguardo per gli artisti che ci fanno tanto divertire e appassionare" ha detto il premier in conferenza stampa al termine del Cdm. Nel testo appena approvato un'indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio per i lavoratori dello spettacolo iscritti al FPLS e un fondo di emergenza da 210 milioni di euro per sostenere librerie, musei e altri luoghi di cultura
Un Fondo con una dotazione di 210 milioni di euro destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura duramente colpiti dall'emergenza coronavirus (IL LIVEBLOG). Indennità di 600 euro per il mese di aprile e maggio per chi avrà maturato 7 giorni di contributi nel 2019. Sono alcune delle misure a sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura contenute del decreto rilancio appena approvato dal Consiglio dei ministri (QUI TUTTE LE MISURE).
"Abbiamo un occhio di riguardo per la cultura - ha sottolineato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa - per i nostri artisti che tanto ci fanno divertire e appassionare". Una frase che ha scatenato reazioni e meme ironici sui social. Il ministro Franceschini ha puntualizzato che sono stati stanziati "4 miliardi per il turismo e uno per la cultura". Una cifra che dimostra che c'è la "consapevolezza dell'importanza strategica di questi due settori che sono nel ministero che guido che caratterizza il sistema Paese".
Vediamole nel dettaglio le misure previst a sostegno di cultura ed editoria (qui il comunicato).
- Ai lavoratori iscritti al FPLS (Fondo lavoratori dello spettacolo) aventi determinati requisiti è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020, sempre che non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della norma.
- Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali: è istituito un Fondo con una dotazione di 225 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
- Per le fondazioni lirico-sinfoniche i soldi del fondo unico dello spettacolo saranno ripartiti sulla base della media delle percentuali stabilite per il triennio 2017-2019.
- Per assicurare il funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura, tenuto conto delle mancate entrate causate dall’emergenza, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per il 2020.
- Il credito d'imposta dell'Art bonus è esteso anche a chi dona a complessi strumentali, società concertistiche e corali, circhi e spettacoli viaggianti.
- Il titolo di capitale italiana della cultura conferito alla città di Parma per il 2020 varrà anche l'anno prossimo.
- Il Ministero realizza una piattaforma digitale per la fruizione del patrimonio culturale e di spettacoli; sarà possibile coinvolgere altri soggetti pubblici e privati.
- Chi aveva acquistato biglietti di concerti annullati per la pandemia dovrà chiedere il rimborso allegando il relativo tagliando. L'organizzatore dell'evento emetterà un buono di pari importo, il voucher, da utilizzare per un altro spettacolo entro 18 mesi dall'emissione.
Per quanto riguarda l'editoria, al fine di sostenere l’offerta informativa online in coincidenza con l’emergenza sanitaria sono previste varie misure, tra le quali:
- limitatamente all’anno 2020, l’innalzamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari al 50 per cento;
- al fine di garantire il pagamento entro i termini di legge del rateo del contributo all’editoria in favore delle imprese beneficiarie, la verifica della regolarità previdenziale e fiscale prevista per il primo pagamento è cancellata. La verifica rimane invece operativa per in previsione del saldo del contributo;
- in via straordinaria per l’anno 2020, un credito d’imposta dell’8 per cento della spesa sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali;
- a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria, alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste (edicolanti), non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, è riconosciuto un contributo una tantum fino a 500 euro, entro il limite di 7 milioni di euro per l’anno 2020;
- per il 2020, l’applicazione dell’IVA per il commercio di quotidiani e di periodici con una forfetizzazione del reso al 95 per cento, in luogo dell’80 per cento previsto in via ordinaria.