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Achille Lauro: dalla periferia di Roma al Festival del cinema di Venezia

Spettacolo

Camilla Abrusci

Happy Birthday è il cortometraggio diretto da Lorenzo Giovenga che sbarca a Venezia questa sera, martedì 3 settembre, come evento speciale durante la 76ma Mostra del Cinema di Venezia. Tra i protagonisti del corto c’è il cantante Achille Lauro

Venezia 2019, segui qui la diretta: il Liveblog

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Happy Birthday racconta il fenomeno degli hikikomori, i ragazzi che si isolano nella loro stanza relazionandosi soltanto con il computer. Un tema attualissimo anche se ancora troppo poco discusso. Al corto partecipa Achille Lauro che ha così commentato: “In generale, isolarsi e la solitudine può essere una fase della vita. L’importante è capire che il mondo è fuori e ogni esperienza poi costruisce te stesso, quindi è importante affrontare le cose.

Happy Birthday, il cortometraggio

Il regista Lorenzo Giovenga per catturare l’attenzione dei più giovani si è affidato a personaggi molto seguiti dai teenagers, come Jenny De Nucci, giovane attrice famosissima per la sua partecipazione al reality Il Collegio, Fortunato Cerlino, noto per il suo Pietro Savastano di Gomorra e Achille Lauro, musicista eclettico che ha consacrato il suo successo di pubblico durante l’ultimo Festival di Sanremo e che nel corto oltre ad aver composto la colonna sonora partecipa con un cameo da rockstar. Il cantante si è dichiarato onorato di far parte del progetto perché “è un tema a cui mi sento sensibile. Io durante i miei concerti chiedo sempre di spegnere i telefoni perché la tecnologia va usata il giusto, l'abuso può essere pericoloso”. Il corto sarà disponibile in Virtual Reality 360 e come Social Story per Instagram e Facebook.

Ma chi è Achille Lauro?

Il suo nome di battesimo è Lauro De Marinis, è nato nel 1990 ed è cresciuto nella periferia di Roma, nel quartiere Vigne Nuove. Suo fratello maggiore, producer per la crew Quarto Blocco, gli ha dato la possibilità di avvicinarsi al rap sin da quando aveva 14 anni. La sua musica non si può catalogare perché passa dal trap al rap, dal punk rock al pop rock. Nel 2012 viene pubblicato Barabba, il suo primo mixtape che viene reso sin da subito disponibile in download gratuito. Il cantante romano diventa l’artista di spicco di Quarto Blocco. Nel 2014 pubblica Achille Idol immortale, che vede la partecipazione di artisti come Marracash, Noyz Narcos e Gemitaiz ma anche Coez. La voglia d’indipendenza e di crescita personale e professionale spinge Achille Lauro a fondare una propria etichetta discografica, la No Face Agency assieme al producer DJ Pitch8. Nel 2017 inizia la sua ascesa musicale da brani di successo come Thoiry RMX, Amore mi, Midnight Carnival e Ammò.

Achille Lauro, il successo dopo Sanremo

Nel febbraio del 2019 partecipa al Festival di Sanremo classificandosi all’ottavo posto ma facendo molto parlare di sé e soprattutto della sua canzone, Rolls Royce. Nel brano ci sono riferimenti a tutti gli idoli di Lauro, dai Doors, Jimi Hendrix, Amy Winehouse, Elvis Presley e Axl Rose, a Marilyn Monroe e Paul Gascoigne. A seguito della sua partecipazione alla kermesse canora ad aprile pubblica l’album di successo 1969, che vede brani importanti come C’est la vie, Cardillac e Rolls Royce.