SpaceX, lanciata la capsula cargo Dragon

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

La diciassettesima missione di rifornimento commerciale CRS-17 è ufficialmente iniziata. Il cargo dovrebbe raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale lunedì 6 maggio 

Dopo numerosi rinvii, dovuti a problemi tecnici di varia natura, il razzo Falcon 9 è stato lanciato dalla base di Cape Canaveral, in Florida, alle 8:48 (ora italiana) e ha portato in orbita la capsula Dragon di SpaceX, sancendo così l’inizio ufficiale del diciassettesimo volo di consegna effettuato dall’agenzia spaziale di Elon Musk per conto della Nasa. A bordo del cargo sono presenti circa 2,5 tonnellate di materiali, tra cui rifornimenti, hardware e strumenti per la ricerca scientifica, tutti destinati all’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Inoltre, la capsula contiene anche alcuni esperimenti, tra cui gli organi su chip: si tratta di dispostivi non più grandi di una chiavetta Usb su cui sono state coltivate delle cellule umane in una matrice 3D.

Gli organi su chip

Sulla stazione orbitale sarà possibile studiare le loro reazioni in condizioni di microgravità e capire come lo spazio influisce sull’invecchiamento del corpo umano. I mini-organi sono nati grazie a una collaborazione tra gli esperti della Nasa e il personale del National Institutes of Health (Nih). La ricercatrice Lucie Low spiega che questi dispositivi possono riprodurre fedelmente le caratteristiche dei reni, delle ossa, della cartilagine, del midollo osseo e della barriera emato-encefalica. La capsula Dragon consegnerà all’equipaggio della Iss anche un esperimento realizzato dai giovani studenti che hanno partecipato al concorso Genes in Space: si tratta di cellule di lievito il cui Dna è stato modificato utilizzato la tecnica di editing del genoma nota come Crispr.

I rinvii del lancio

Il lancio della capsula Dragon, inizialmente previsto per il 26 aprile, è stato rimandato quattro volte. L’ultimo rinvio è avvenuto il 3 maggio 2019 ed è stato causato da un problema al sistema di alimentazione elettrica della piattaforma robotica nell’Oceano Atlantico, destinata all’atterraggio del razzo Falcon 9. Inoltre, i tecnici dell’agenzia spaziale hanno dovuto risolvere anche una perdita di elio. Precedentemente, la missione era stata rinviata a causa di un problema al sistema di alimentazione della Stazione Spaziale Internazionale. 

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