Introduzione
Lo spettacolo delle aurore boreali illumina i cieli italiani (LE FOTO). In particolare, nella notte tra l’11 e il 12 novembre, si sono registrati numerosi avvistamenti, tra le 4 e le 5, soprattutto lungo l'arco alpino. Ma non è finita qui, perché si attendono altri fenomeni di questo tipo nelle prossime ore.
A provocarli è una tempesta geomagnetica dovuta a una violenta espulsione dal Sole. La sua intensità è però calata: le ultime misurazioni del Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense Noaa indicano che la sua forza è passata dalla classe G4 a quella G3 (all'interno di una scala che va da G1 a G5). Un evento di questo livello difficilmente produce aurore visibili a latitudini tanto basse quanto quelle italiane. Tuttavia, nelle prossime ore, si attende ancora l'arrivo di un'altra Cme, cioè di un'espulsione di materia sotto forma di plasma, che potrebbe colpire nuovamente la Terra e intensificare la tempesta, riportandola a toccare la classe G4. Nei giorni scorsi, infatti, il Sole ha emesso tre Cme dirette verso il nostro Pianeta, accompagnate anche da forti brillamenti, cioè violente eruzioni di materia
Quello che devi sapere
La tempesta geomagnetica
La tempesta geomagnetica in corso, come confermato dalla Noaa, è stata innescata dall'arrivo di due espulsioni di massa coronale, o Cme, cioè espulsioni di materia sotto forma di plasma, una delle quali è stata accompagnata dal brillamento solare più forte del 2025 fino ad ora. Inoltre, i due flussi di plasma emessi dal Sole si sarebbero fusi, generando il fenomeno che gli scienziati chiamano “Cme cannibale”.
"La tempesta è in corso da diverse ore e ha avuto un inizio molto rapido", spiega all’Ansa Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all'Università di Trieste. "A provocarla sono state due Cme arrivate una dopo l'altra nella giornata dell'11 novembre ed è atteso l'arrivo anche di una terza Cme, vedremo come si evolve la situazione”, aggiunge.
In foto, l'aurora sul Cervino, il 12 novembre 2025
Per approfondire:
Tempesta geomagnetica sulla Terra: quali sono i rischi
Cosa sono e come si formano le aurore
Le aurore si formano quando le particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con le molecole dell’atmosfera terrestre. Di solito si osservano con più frequenza nelle regioni polari. Ma, durante periodi di forte attività solare, queste luci si spingono più a Sud del normale, offrendo spettacoli visibili anche a chi vive lontano dai Poli.
Per via della tempesta in corso, ora, i cieli si sono illuminati con i colori delle aurore, anche a latitudini italiane, dal Piemonte al Trentino Alto Adige, fino in Abruzzo, con tinte che sono andate dal rosso, al viola fino al rosa. Il fenomeno, secondo le previsioni disponibili al momento, potrebbe ripetersi anche questa notte (tra il 12 e 13 novembre).
Dove e quando osservare l'aurora in Italia
Le ore più favorevoli per tentare l’osservazione in Italia sono tra le 22 e le 4. Le regioni dove è più probabile vederle, al momento, sono quelle del Nord, soprattutto nelle zone lontane dalle città e con cielo sereno. Le probabilità sono buone lungo tutto l'arco alpino e alcuni fenomeni si sono verificati anche più a Sud. "Vi è una elevata probabilità di osservare l'aurora boreale stasera alle latitudini delle nostre regioni settentrionali, e una buona probabilità di osservarle anche al Centro e al Sud fino addirittura alla Sicilia", ha confermato all'Agi Mario Giuseppe Guarcello, primo ricercatore presso l'stituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) - Osservatorio Astronomico di Palermo.
Il consiglio degli esperti è quello di recarsi in qualche località di montagna o di alta collina, per avere più possibilità di godere dello spettacolo del cielo colorato.
In foto, un'immagine dall'Abruzzo del 12 novembre 2025.
Nel resto del mondo
Le aurore, nelle ultime ore, sono state visibili anche in Canada, negli Usa e nel Regno Unito. In particolare, negli Usa, gli Stati potenzialmente interessati dal fenomeno sono: Alaska, Idaho, Illinois, Indiana, Iowa, Maine, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Montana, Nebraska, New Hampshire, New York, New Jersey, North Dakota, Ohio, Pennsylvania, South Dakota, Vermont, Wyoming, Washington, Wisconsin.
In foto, l'aurora boreale in New Jersey, il 12 novembre 2025
Le interferenze con le comunicazioni
Ma, come sottolinea la Noaa, va tenuto presente anche che “è noto da tempo che le perturbazioni solari interferiscono con le comunicazioni, causano gravi danni ai sistemi geomagnetici e mettono a rischio il funzionamento dei satelliti”. Quindi non si può escludere che l'attività geomagnetica abbia ripercussioni sulle nostre comunicazioni, causando problemi a radio, GPS e reti elettriche.
Per approfondire:
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