Cina, un terzo della popolazione urbana a rischio sprofondamento: ecco perché

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Secondo una ricerca pubblicata su Science, la subsidenza del suolo rappresenta un pericolo per il 45% delle aree urbane cinesi, con un 16% che registra un abbassamento di almeno 10 millimetri l’anno

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Diverse città cinesi sprofondano lentamente, ma a un ritmo costante. A indicarlo è un nuovo studio, condotto dagli scienziati dell'Università dell'East Anglia e del Virginia Tech, dal quale è emerso che quasi la metà (45%) delle aree urbane della Cina, che ospita 270 milioni di persone, sta affrontando il problema dello sprofondamento del suolo, con il 16% di esse che registra un abbassamento di almeno 10 millimetri l'anno. Nello specifico, tra le città più colpite il team di ricerca ha individuato anche Pechino e Tianjin. I risultati dello studio, che ha riguardato 82 città con una popolazione complessiva di quasi 700 milioni di persone, sono stati pubblicati su Science.

I risultati dello studio

Sulle pagine delle rivista specializzata, gli autori hanno sottolineato l'importanza di un monitoraggio costante della subsidenza del suolo in Cina, evidenziando la necessità di creare modelli, che tengano conto di tutte le possibili cause, tra cui le attività umane e i cambiamenti climatici, per riuscire a stimare accuratamente la subsidenza futura. Come spiegato dai ricercatori, un altro tema correlato da tenere sotto controllo è l’innalzamento del livello del mare. Secondo i loro calcoli, infatti, se si combina la subsidenza con l’innalzamento del livello del mare, l’area urbana cinese sotto il livello del mare potrebbe triplicarsi entro il 2120, interessando da 55 a 128 milioni di residenti.
“La subsidenza mette a rischio l’integrità strutturale degli edifici e delle infrastrutture e aggrava l’impatto dei cambiamenti climatici in termini di inondazioni, in particolare nelle città costiere dove rafforza l’innalzamento del livello del mare”, ha dichiarato il ricercatore Robert Nicholls, del Tyndall Centre for Climate Change Research dell’UEA.

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Le cause della subsidenza

Tra le cause della subsidenza, il team di ricerca segnala principalmente l’azione umana nelle città. A partire dal prelievo di acqua sotterranea, che abbassa la falda freatica, insieme alla geologia e al peso degli edifici.
Ne è la prova il fatto che a Osaka e Tokyo, dove il prelievo delle acque sotterranee è stato interrotto negli anni ’70, la subsidenza delle città è cessata o si è notevolmente ridotta. Ma a influire a livello locale sullo sprofondamento del suolo sarebbero anche le vibrazioni del traffico e le gallerie. A Pechino, per esempio, è stato registrato uno sprofondamento di 45 mm l’anno in prossimità di metropolitane e autostrade.
“Molte città e aree in tutto il mondo stanno sviluppando strategie per gestire i rischi del cambiamento climatico e dell’innalzamento del livello del mare. Dobbiamo imparare da questa esperienza per affrontare anche la minaccia della subsidenza, che è più comune di quanto si pensi”, ha concluso Nicholls, sottolineato la necessità di una risposta nazionale alla subsidenza indotta dall’uomo.

 

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