In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

C'è acqua su Marte, la sonda Mars Express dell'Esa trova molto ghiaccio all'equatore

Scienze
©IPA/Fotogramma

La scoperta è stata fatta vicino all'equatore, nell'area nota come "Medusae Fossae". Il deposito di ghiaccio sarebbe nascosto sotto la superficie e si estenderebbe per diversi chilometri. Si tratta della più grande quantità di acqua mai trovata in questa precisa zona del Pianeta Rosso

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Su Marte ci sarebbe una notevole quantità di ghiaccio d'acqua anche all'equatore. A scoprirlo è stata la sonda Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea, in uno studio condotto dalla Smithsonian Institution statunitense. Il deposito di ghiaccio sarebbe nascosto sotto la superficie, coperto da centinaia di metri di polvere, e si estenderebbe per diversi chilometri. Si tratta della maggior quantità d’acqua mai trovata in questa precisa area del Pianeta Rosso.

La scoperta

La scoperta è stata effettuata nell’area del pianeta nota come “Medusae Fossae” che, già esplorata circa 15 anni fa, aveva fornito indizi di un possibile deposito sotterraneo di ghiaccio. Così come uno studio condotto lo scorso anno da Mars Institute e Seti, che avevano individuato tracce di ghiacciai relativamente vicini all’equatore. Oggi però è arrivata la conferma. “Abbiamo esplorato nuovamente la zona utilizzando dati più recenti provenienti dal radar Marsis e abbiamo scoperto che i depositi sono ancora più spessi di quanto pensassimo, fino a 3,7 chilometri", ha dichiarato all’Ansa Thomas Watters, che ha guidato lo studio. "La cosa interessante è che i segnali radar corrispondono a ciò che ci aspetteremmo di vedere dal ghiaccio stratificato e sono simili ai segnali che vediamo dalle calotte polari di Marte, che sappiamo essere molto ricche di ghiaccio", ha sottolineato.

vedi anche

Spazio, trovate nuove prove di ambiente favorevole alla vita su Marte

Il contributo italiano

A individuare la presenza di acqua nel sottosuolo è stato lo strumento radar Marsis, concepito dal team di Thales Alenia Space, la joint venture tra la francese Thales e l’italiana Leonardo. Così come il radar, anche i sensori che hanno guidato Mars Express verso Marte sono stati realizzati nello stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze). "Sono molto contento che l'artefice della scoperta sia Mars Express, che dopo tanti anni dal lancio (avvenuto nel 2003) continua a ripagare abbondantemente le speranze e le aspettative riposte, come anche l'investimento economico", ha dichiarato all’Ansa Enrico Flamini, presidente della International Research School of Planetary Science all'Università Chieti-Pescara. "Penso che il risultato ottenuto avrà effetti positivi anche sulla produzione di altre ricerche alle quali mancavano finora prove solide come questa", ha aggiunto.

leggi anche

Marte, Rover Perseverance scatta la foto di una misteriosa "ciambella"