
Supercelle temporalesche, come si formano e perché sono pericolose
Secondo gli esperti, i violenti nubifragi con grandine che in queste ore stanno flagellando il Nord Italia sono fenomeni tipici delle pianure negli Stati Uniti che dalla fine degli anni Novanta si sono diffusi a causa dei cambiamenti climatici anche nell’area del Mediterraneo. Nella pianura Padana, gli anticicloni Cerbero e Caronte hanno fatto accumulare talmente tanto calore e umidità che al primo scontro con aria fredda la supercella ha rilasciato ingenti quantità d’acqua e ghiaccio

Alzando gli occhi, se il cielo inizia ad oscurarsi in pochi minuti, è probabilmente segno che è in arrivo una supercella temporalesca ed è meglio trovare riparo al più presto. Si tratta di fenomeni tanto brevi quanto imprevedibili, capaci per la loro intensità di arrecare danni ingenti come visto con l’ondata di nubifragi con grandine che si è abbattuta su buona parte del Nord Italia, dalla Lombardia al Veneto fino al Friuli. Ecco come queste depressioni si formano
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ORIGINE GEOGRAFICA - Secondo gli esperti, le supercelle temporalesche sono fenomeni atmosferici ricorrenti nelle pianure centrali degli Stati Uniti, in particolare nella cosiddetta "Tornado Alley" tra i fiumi Mississippi, Ohio e Missouri. Per effetto dei cambiamenti climatici, a partire dagli anni Novanta condizioni simili si verificano più di frequente nel Mediterraneo
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L’ASPETTO - La supercella è un tipo di temporale che ha come aspetto principale la presenza al suo interno di una corrente ascensionale in rotazione dove convivono masse d’aria calda e fredda. All'occhio umano si riconosce facilmente per la presenza di nubi a muro
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COME SI FORMA – Condizione necessaria affinché si formi una supercella è la rotazione in senso orario di venti che salgono in quota. A seguito delle violente correnti ascensionali, l’aria che entra dal basso alimenta il temporale e rafforza il suo moto rotatorio con tagli di vento
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LA DIMENSIONE - Dentro la supercella l'aria subisce spostamenti dai 120 ai 150km orari e ha una dimensione vasta fino a 50-60 chilometri, a differenza del singolo temporale che ha una larghezza solitamente di 1 chilometro. Le stesse condizioni atmosferiche che hanno portato alla formazione di un temporale si possono ricreare in altre "zone" della supercella

GLI EFFETTI – All’interno delle supercelle si formano temporali intensi capaci di scaricare a terra grandi volumi di pioggia concentrata in breve tempo spesso associata a grandine anche di grosse dimensioni e forti venti. Secondo queste condizioni è possibile la formazione di tornado

LA DURATA - I temporali generati da una supercella sono tanto potenti quanto brevi. La precipitazione dura in media dai 15 ai 30 minuti e spesso già pochi minuti dopo il cielo può ritornare sereno e la perturbazione spostarsi rapidamente altrove

LE SUPERCELLE NEL NORD ITALIA - Nel mese di luglio l'anticiclone africano Cerbero prima e Caronte poi ha fatto accumulare così tanto calore e umidità nei bassi strati sulla Pianura Padana che al primo contatto con aria fredda si sono create supercelle in grado di causare improvvisi nubifragi con grandine e trombe d'aria come avvenuto a Cernusco e Legnano
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COME PREVEDERLI - Questi eventi sono noti per la loro imprevedibilità e quindi bisogna imparare a guardare i segni dal cielo. "Oltre al cielo che si oscura i richiami di aria calda e un rafforzarsi del vento sono spie dell'arrivo della tempesta. Bisogna cercare un riparo. E se si è in macchina, bisogna tenere conto che 20 centimetri di acqua rendono rischiosi i sottopassaggi", spiega Lorenzo Tedici
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