Balena artica non si ammala di cancro grazie a cellule che riparano il Dna

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Questa caratteristica è attribuita a un gene chiamato CDKN2C, che è presente solo in questa specie della Groenlandia: questo potrebbe spiegare perché vivono fino a oltre 200 anni 

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Le balene della Groenlandia, i mammiferi più longevi del mondo, sono raramente colpite dal cancro e questo potrebbe essere in parte dovuto al fatto che le loro cellule riparano il Dna danneggiato in modo molto efficiente. Gli animali grandi hanno più cellule di quelli più piccoli, quindi dovrebbero avere maggiori probabilità di contrarre il cancro, ma non sembra essere così. Questo fenomeno inaspettato è noto come il "paradosso di Peto". In effetti, molti animali massicci hanno tassi di cancro molto bassi, comprese le balene della Groenlandia, ovvero la Balaena mysticetus, che possono pesare fino a 150 tonnellate.

I motivi

Un'analisi genetica condotta sulla balena artica ha rivelato che ha sviluppato un particolare sistema di replicazione cellulare che avviene a una velocità estremamente ridotta, offrendo alle cellule più tempo per correggere eventuali errori prima di moltiplicarsi. Sebbene questa soluzione non elimini completamente gli errori, riduce significativamente la probabilità che si verifichino. Questo "superpotere" è attribuito a un gene chiamato CDKN2C, che è presente solo nella balena artica, ma non nelle altre specie.

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