Lo ha sottolineato uno studio internazionale, cui ha partecipato anche un team di ricercatori italiani, da cui è emerso come l’Homo habilis, l’Homo ergaster, l’Homo erectus, l’Homo heidelbergensis e l’Homo neanderthalensis non siano riusciti a sopravvivere ai mutamenti climatici della Terra
A causa dei cambiamenti climatici sarebbero state almeno cinque le specie umane costrette all’estinzione, ovvero l’Homo habilis, l’Homo ergaster, l’Homo erectus, l’Homo heidelbergensis e Homo neanderthalensis. Con l’unica eccezione dell’Homo sapiens. A dimostrarlo, uno studio internazionale, pubblicato sulle pagine della rivista scientifica “One Earth”, che ha visto tra i protagonisti anche ricercatori italiani dell'Università Federico II di Napoli, dell'Università di Firenze, dell'Università del Molise e dell'Università La Sapienza di Roma.
Testimonianze fossili e modelli climatici
Lo studio si è basato sull'analisi di più di 2.750 testimonianze fossili di specie estinte, combinate con i modelli climatici degli ultimi 5 milioni di anni, alla ricerca di indizi che spiegassero quali motivi hanno portato per i nostri antichi antenati ad estinguersi. La ricerca ha suggerito che il cambiamento climatico e l'incapacità di queste specie umane di adattarsi a temperature troppo calde o troppo fredde, probabilmente ha giocato un ruolo importante nel suggellare il loro destino. "Siamo rimasti sorpresi dalla regolarità dell'effetto dei mutamenti climatici", ha spiegato Pasquale Raia, ricercatore dell’Università Federico II di Napoli, uno tra i coordinatori dello studio. Secondo l'esperto, il lavoro del team internazionale ha dimostrato che i nostri antenati del genere Homo, "malgrado la formazione di complesse reti sociali e innovazioni tecnologiche come l'uso del fuoco e la realizzazione di raffinati manufatti in pietra, non potevano sopravvivere ad un intenso cambiamento climatico". In base a quanto emerso dagli studi, infatti, i nostri antenati "lottarono e provarono a spostarsi in luoghi più caldi quando il clima si fece più freddo, ma non fu sufficiente", ha spiegato ancora Raia. Ciò che ne è conseguito è stata una progressiva perdita delle “nicchie ecologiche e climatiche” che avrebbero, inesorabilmente, condotto all'estinzione. Favorita, nel caso dei Neanderthal, anche dalla competizione con l’Homo sapiens.
Un segnale per l’uomo moderno
"È preoccupante scoprire che i nostri antenati non siano riusciti a resistere ai cambiamenti climatici della Terra", ha detto ancora Raia. “Personalmente lo vedo come un importante messaggio di ammonimento. Il cambiamento climatico ha reso l’Homo vulnerabile in passato, ma questo potrebbe essere una parte di quello che sta accadendo di nuovo, oggi", ha spiegato, lanciando un allarme. Secondo Raia, infatti, questo studio potrebbe servire come una sorta di segnalazione per gli esseri umani moderni, anche e soprattutto in un ‘epoca, come la nostra, in cui “ci troviamo ad affrontare cambiamenti climatici senza precedenti", ha aggiunto il ricercatore.