Sono le parole del ministro dell'Università e della Ricerca a “Progress”. “Abbiamo davanti una sfida fondamentale”, ha detto. “Non solo per far crescere la conoscenza e la competenza, ma perché la ricerca è uno strumento fondamentale per determinare la crescita economica del nostro Paese”
"La nostra idea è di investire quindici miliardi di euro in cinque anni: questo è l'obiettivo che abbiamo come Governo". Sono queste le parole del ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, intervenuto nel corso di “Progress”, su Sky TG24. "Oggi, abbiamo davanti una sfida fondamentale con l'estrema necessità di investire in ricerca. Non solo per far crescere la conoscenza e la competenza nel nostro Paese, ma perché la ricerca è uno strumento fondamentale per determinare la crescita economica del nostro Paese”, ha detto il ministro.
Investire in ricerca e alta formazione
Manfredi, ha poi articolato il tema, spiegando che “i Paesi che investono di più in ricerca hanno la maggiore crescita economica” e che, dunque, “è volontà del Governo investire in ricerca e alta formazione”, visto che “è il momento in cui dobbiamo essere capaci di investire". "La ricerca non è un problema dei ricercatori, ma è un bene comune ed è interesse collettivo", ha poi sottolineato ancora il ministro.
Un momento di responsabilità
Un momento di grande responsabilità, quello attuale, per il mondo della ricerca. E’ così che l’ha definito il ministro, dicendo di avvertire un’aria differente, “perché si è avuta la percezione che la ricerca sia qualcosa che interessa tutti. Questo è, quindi, un momento di grande responsabilità per i ricercatori, perché a volte sono stati un po' autoreferenziali e hanno visto la ricerca come una proprietà che riguardasse solo i ricercatori”, ha ribadito. Ora, dunque, è necessario un cambio di prospettiva. “Adesso è fondamentale che la ricerca guardi anche all'impatto sociale e alla ricaduta che ha sui cittadini”, ha ribadito Manfredi. “Se vogliamo mettere la ricerca al centro della società dobbiamo farlo cambiando prospettiva e lo devono fare anche i ricercatori, lo dico da ricercatore, mettendosi al centro di un processo di condivisione con gli altri", ha quindi concluso.