Distano oltre 100 anni luce dal nostro pianeta, ma hanno maggiore superficie abitabile e caratteristiche climatiche favorevoli alla vita. La scoperta in uno studio pubblicato su Astrobiology
E' stato individuato il primo nucleo di pianeti "super-abitabili" fuori dal Sistema Solare. Che significa questa espressione? Vuol dire che questi pianeti hanno caratteristiche favorevoli alla vita migliori di quelle della Terra. Sono una ventina di corpi celesti e sono distanti da noi oltre cento anni luce. Questa scoperta è contenuta in uno studio pubblicato sulla rivista Astrobiology e si deve alla collaborazione fra l'americana Washington State University e l'Università Tecnica di Berlino.
La collocazione dei pianeti
I pianeti super-abitabili sono definiti così perché si trovano a una distanza dal loro Sole tale che l'acqua può trovarsi allo stadio liquido. Tutti quelli scoperti sono un po' più vecchi, più grandi, leggermente più caldi e umidi della Terra. I ricercatori, coordinati da Dirk Schulze-Makuch dell'Università Tecnica di Berlino, li hanno individuati dopo avere analizzato 4.500 pianeti esterni al Sistema Solare finora noti. Ruoterebbero, secondo gli scienziati, intorno alle cosiddette stelle nane K, ovvero stelle un po' più fredde, con meno massa e meno luminosità del Sole. A differenza del "nostro" Sole, però, possono vivere più a lungo di circa 70 miliardi di anni. Questa caratteristica permetterebbe ai corpi celesti super-abitabili di consentire una maggior evoluzione della vita rispetto a quello che avverrà sulla Terra.
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Secondo Schulze-Makuch, prima firma, lo studio potrebbe aiutare a concentrare gli sforzi di osservazione con i futuri telescopi spaziali, come il James Webb della Nasa e Plato dell'Agenzia spaziale europea (Esa). "Con i prossimi telescopi spaziali - ha detto - avremo la possibilità di ottenere più informazioni, quindi è importante selezionare alcuni obiettivi". "Dobbiamo concentrarci - ha aggiunto - sui pianeti che hanno le condizioni più promettenti per una vita complessa. Tuttavia, dobbiamo stare attenti a non rimanere bloccati alla ricerca di una seconda Terra perché potrebbero esserci pianeti che potrebbero essere addirittura più adatti alla vita, rispetto al nostro". Anche la superficie abitabile è maggiore di quella della Terra, circa del 10% per quanto riguarda i pianeti individuati. Inoltre, nello studio si apprende che questi mondi alieni potrebbero avere molta acqua ed essere leggermente più caldi della Terra per via di una temperatura media di circa 5 gradi superiore e più umidità.