Nasa: rischio di impatto tra Terra e asteroide da prendere seriamente

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

Il capo della Nasa Jim Bridenstine ha sottolineato che eventi del genere accadono in media ogni 60 anni. “Dobbiamo far capire che non si tratta di un film di Hollywood, ma di proteggere la Terra”, ha dichiarato 

“Il rischio che un asteroide si schianti sulla Terra è molto più grande si quanto si pensi”. Il monito giunge direttamente dal numero uno della Nasa, Jim Bridenstine, intervenuto durante la conferenza sulla Difesa Planetaria dell'Accademia Internazionale di Aeronautica tenutasi lo scorso maggio. Il capo dell’agenzia spaziale ha spiegato che la Nasa si sta impegnando seriamente su questo fronte, anche se in molti pensano che queste teorie scientifiche siano troppo ridicole per sembrare verosimili. “Dobbiamo essere certi - ha aggiunto - che la gente capisca che non si tratta di un film di Hollywood, ma di proteggere l’unico pianeta che sappiamo ospitare la vita: la Terra”.

“Episodi che si verificano ogni 60 anni”

Durante il suo discorso, Bridenstine ha ricordato l’episodio avvenuto nel 2013 a Chelyabinsk, in Russia, quando un meteorite esplose in cielo liberando una forza pari a 440 chilotoni, frantumando le finestre degli edifici sottostanti e causando danni alle strutture stesse. “Vorrei dirvi che questi sono eventi rarissimi, ma non è così”, ha sottolineato l'amministratore. Dai modelli in possesso della Nasa, infatti, avvenimenti simili “si verificano circa ogni 60 anni”. Per questo motivo, l’agenzia spaziale sta studiando diverse strategie di difesa da mettere in atto in simili scenari, che vanno dalla deviazione dell’asteroide all’evacuazione dell’area in pericolo.

Nel 2029 Apophis sfiorerà la Terra

Una prima occasione per mettere a punto le possibili contromisure ci sarà nel 2029, quando l’asteroide Apophis sfiorerà la Terra, dando l’opportunità agli scienziati di osservare l’oggetto celeste da vicino e di studiarne accuratamente la superficie e la sua composizione. Al vaglio degli esperti, inoltre, c’è la possibilità di mandare in orbita micro sonde e missioni che portino sull’asteroide gli strumenti necessari per ottenere informazioni più dettagliate sulla natura del corpo celeste. Conoscere a fondo Apophis e la sua orbita, infatti, potrebbe aiutare gli studiosi a capire se nei prossimi decenni si renderà necessario intervenire per frantumare o deviare l’oggetto orbitante.

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