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Influenza, sviluppate in laboratorio nuove armi per combatterla

Scienze
Influenza (Ansa)

Un team internazionale di ricercatori, coordinato dallo Scripps Research Institute di La Jolla, in California, ha realizzato delle nuove molecole in grado di sconfiggere dosi letali del virus H1N1 

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Nuovo passo in avanti nella lotta contro l’influenza.
Un team internazionale di ricercatori, coordinato dallo Scripps Research Institute di La Jolla, in California, e dall'azienda farmaceutica Jannsen, ha sviluppato in laboratorio delle nuove molecole in grado di sconfiggere dosi letali del virus H1N1.
Si tratta di armi ‘sosia’ degli anticorpi le quali potenzialità sono state testate con successo sui topi ma anche su cellule umane coltivate in provetta.
Potrebbero essere preziose, in futuro, per lo sviluppo di nuovi potenti medicinali antivirali da assumere per via orale.

Imitano il comportamento di specifici anticorpi

Per realizzarle, come spiega la rivista specializzata Scienze, i ricercatori hanno preso spunto dagli bnAbs, gli anticorpi umani neutralizzanti ad ampio spettro. Nello specifico si sono focalizzati su una loro abilità, ovvero quella di scovare l’elemento che accomuna buona parte di virus: il ‘gambo’ della proteina emoagglutinina. Precedenti ricerche hanno studiato nel dettaglio il comportamento di questi specifici anticorpi riuscendo a realizzare vaccini antinfluenzali ‘universali’, tanto efficaci quanto di difficile somministrazione. Gli esperti, guidati dallo Scripps Research Institute, sono riusciti a ovviare a questa difficoltà realizzando delle molecole che possono essere assunte per via orale.

Test sui topi e su cellule umane coltivate in laboratorio

Gli esperti analizzando oltre 500.000 molecole sono riusciti a individuarne una in grado di riconoscere un largo numero di virus influenzali, legandosi a CR6261, una specifica zona del gambo dell'emoagglutinina.
Sono così riusciti a sviluppare in laboratorio JNJ4796, la molecola selezionata e poi perfezionata, in grado di combattere efficacemente l’influenza .
Dei successivi test sui topi hanno dimostrato l’efficienza della nuova arma contro dosi letali del virus H1N1. Gli esperti, entusiasti dei risultati ottenuti, hanno successivamente testato le potenzialità di JNJ4796 su cellule umane dell’epitelio bronchiale sviluppate in laboratorio. Anche in questo caso la molecola ‘sosia’ degli anticorpi è riuscita a neutralizzare il virus.
Saranno necessari ulteriori test per permettere l’eventuale futura creazione di una nuova generazione di farmaci antivirali, da assumere comodamente per via orale.