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Parte la missione cinese per l'esplorazione del lato oscuro della Luna

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

La missione Chang’e-4 porterà un lander e un rover sulla faccia nascosta e più lontana del satellite, per studiarne le caratteristiche del suolo e provare la coltivazione 

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Partirà intorno alle 19.30 italiane la missione Chang’e-4, attraverso la quale la Cina punta ad esplorare il lato più lontano e nascosto della Luna. Il piano, che è parte di un più ampio progetto sviluppato dall’agenzia spaziale cinese (Cinsa) Chang’e, prevede che una coppia di mezzi robotici composta da un lander e un rover possa raggiungere il satellite dopo un viaggio di circa 27 giorni. Una volta giunti a destinazione, i due protagonisti della missione atterreranno nel bacino Polo Sud-Aitken per procedere allo studio della superficie e del sottosuolo di questa regione.

Il programma Chang’e

Non è la prima volta che la Cina fa parlare di sé grazie a una delle missioni del programma Chang’e. Già nel dicembre 2013, infatti, YuTu divenne il primo rover lunare cinese a raggiungere la Luna, oltre al primo veicolo spaziale a centrare questo traguardo dal 1976, in occasione della missione sovietica Luna 24. Il rover e il lander che prenderanno parte a Chang’e-4 furono concepiti proprio come mezzi di riserva per la spedizione di cinque anni fa, che si rivelò un successo. L’obiettivo di queste missioni, la prima delle quali avvenne nel 2007, è quello di raccogliere campioni di superficie lunare che possano dare più informazioni sull’evoluzione del satellite e aiutare la coltivazione di piante nell’ottica di una base futura.

Ausilio europeo e coltivazione

Il via di Chang’e-4 è stato preceduto da un lavoro preparatorio da parte della Cinsa, che a maggio 2018 ha lanciato in orbita il satellite Queqiao, che avrà il compito di assicurare comunicazioni stabili con i mezzi robotici della nuova missione. La Cina sarà dunque il primo paese a esplorare il lato nascosto della Luna, analizzando la topografia e la presenza di minerali: lo farà tuttavia anche grazie all’ausilio di nazioni europee come Germania, Svizzera e Paesi Bassi, che hanno fornito parte della strumentazione. Inoltre, grazie a un esperimento sviluppato da 28 università cinesi, la spedizione porterà sul suolo lunare anche semi di patate e una pianta da fiore e uova del baco da seta, nota come Arabidopsis, al fine di sperimentare la coltivazione.