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'Beyond', è la nuova missione spaziale di Luca Parmitano

Scienze
Immagine di archivio (Ansa)

L’astronauta dell’Esa sarà il primo italiano ad assumere il comando della Stazione Spaziale Internazionale nella spedizione che inizierà a luglio 2019, dedicata alle nuove tecnologie

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L’astronauta Luca Parmitano sarà il primo italiano ad assumere il comando della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) per una missione che, a partire dal luglio del 2019, cercherà di conciliare l’esplorazione dello spazio alle ultime tecnologie, tra cui la robotica. La spedizione diretta dal cosmonauta siciliano, che per la seconda volta sarà a bordo della navetta russa Soyuz, è stata denominata ‘Beyond’, in italiano ‘oltre’. L’annuncio è avvenuto il 27 settembre, nel giorno del 42esimo compleanno di Parmitano, in un evento a Frascati, in provincia di Roma, organizzato dal centro italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Il ruolo della tecnologia

Parmitano, selezionato per entrare a far parte dell’Esa dal 2009, era diventato, nel 2013, il primo italiano a realizzare una passeggiata spaziale nel corso della missione ‘Volare’, durante la quale era rimasto nello spazio per 166 giorni. Con la nuova spedizione, l’astronauta diverrà il terzo europeo a comandare la Stazione Spaziale Internazionale, assistito dai colleghi Andrew Morgan, della Nasa, e dal russo Alexander Skvortsov. ‘Beyond’ sarà una missione dedicata in modo particolare alle nuove tecnologie: l’equipaggio effettuerà, infatti, oltre 50 esperimenti che, sfruttando i progressi avvenuti in campi come la robotica, ambiranno a portare l’esplorazione spaziale a un altro livello, ‘oltre’ l’orbita terrestre, proprio come suggerito dal nome del progetto.

Tra Terra, Luna e Marte

Durante l’evento di presentazione, è stato inoltre svelato il logo che rappresenterà la missione. Si tratta di un cerchio diviso in più porzioni: a destra è ritratta la terra, con l’orbita percorsa dall’Iss; nella parte sinistra si osserva invece la Luna, in prima impressione, e sullo sfondo il rosso di Marte e il nero dello spazio aperto. Non a caso uno degli obiettivi della spedizione sarà quello di sfruttare il prezioso aiuto dei robot per l’esplorazione del satellite terrestre e del pianeta rosso, oltre che per migliorare il livello di sicurezza degli esseri umani coinvolti in missioni particolarmente lunghe.