L’orso bruno conserva parte del Dna del suo antenato delle caverne

Scienze
Orso bruno (Getty Images)
GettyImages_orso

Una ricerca, condotta da un team di biologi e biochimici tedeschi dell’Università di Potsdam, ha rilevato che il genoma dell’orso del Pleistocene è ancora presente in quello dell’attuale mammifero con una percentuale del 2% 

Nonostante nell’era del Pleistocene si siano estinte numerose specie di mammiferi, il loro Dna potrebbe persistere in quello dei loro simili che continuano a popolare il Pianeta Terra ai giorni nostri. E’ il caso dell’orso bruno e del suo antenato delle caverne. Una ricerca, condotta da un team di biologi e biochimici tedeschi dell’Università di Potsdam, ha rilevato come una piccola parte del genoma dell’orso del Pleistocene sia ancora presente in quello dell’attuale mammifero bruno, scientificamente denominato Ursus arctos.

I due Dna a confronto

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, ha previsto l’impiego delle moderne tecniche di sequenziamento per analizzare e confrontare diversi campioni di Dna. Gli esperti, avendo a disposizione i genomi di quattro orsi appartenenti a degli esemplari vissuti in un periodo compreso tra i 25.000 e i 70.000 anni fa, hanno confrontato il corredo genetico di questi ultimi con quello di alcuni mammiferi moderni.
Le analisi hanno così dimostrato che nell’orso bruno persiste parte delle sequenze genetiche della specie delle caverne con una presenza media del 2%. I confronti hanno fornito risultati compresi tra lo 0,9 e il 2,4.
Questa conclusione suggerisce che l’Ursus arctos è il probabile frutto di un’ibridazione, avvenuta decine di migliaia di anni fa, con l’orso che popolava l’Europa nel Pleistocene.
I ricercatori, guidati da Alex Barlow dell'Università di Potsdam, sono dunque riusciti a dimostrare come, nonostante le estinzioni eliminino fisicamente la presenza di alcune specie dal pianeta Terra, parte del loro genoma riesca a tramandarsi per decine di migliaia di anni.

Il fenomeno dell’Ibridazione

L’ibridazione si verifica nel momento in cui avviene un incrocio tra due individui appartenenti a due popolazioni distinte, che differiscono tra loro nella struttura genetica, tanto da rappresentare due categorie o due specie diverse. Da queste specifiche unioni si generano i cosiddetti ibridi, alcuni dei quali possono vedere compromessa la loro capacità riproduttiva.

Scienze: I più letti