Scoperta la specie che dominava la Terra prima dei dinosauri

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)
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Nel deserto dello Utah sono stati ritrovati dei resti di uno pterosauro risalente al periodo Triassico. Verranno usati per studiare questi antichi rettili volanti e per comprendere come si è sviluppata l’attitudine al volo nei vertebrati 

Milioni di anni fa, molto prima dell’avvento dell’homo sapiens, i dinosauri erano la specie dominante sulla Terra. Ma chi stava in cima alla catena alimentare prima di loro? I paleontologi hanno recentemente scoperto i resti di una specie di rettili volanti preistorici risalenti a un periodo antecedente alla comparsa dei dinosauri, circa 210 milioni di anni fa. Le ossa di questi pterosauri, appartenenti alla stessa famiglia evolutiva degli pterodattili, sono state rinvenute nei resti di un’antica oasi in un deserto dello Utah. La nuova specie è stata battezzata Caelestiventus hanseni.

Gli antenati degli pterodattili

Gli pterosauri sono i più antichi vertebrati volanti e la scoperta dei paleontologi potrebbe essere la chiave per analizzare l’evoluzione della capacità di spiccare il volo negli animali. Il professor Brooks Britt della Brigham Young University dello Utah, a capo della ricerca, ha affermato che è difficile trovare delle ossa di pterosauro in buone condizioni. I loro scheletri, simili a quelli degli uccelli, risultano spesso schiacciati. Il cranio, intatto, rinvenuto nel deserto dello Utah, offre agli scienziati un’opportunità inedita di studiarne nel dettaglio la struttura. Le ossa sono, però, molto delicate ed è impossibile estrarle dalla roccia in cui si trovano senza distruggerle.
Il team di ricercatori ha utilizzato uno scanner per ricreare un profilo digitale del teschio, usato in seguito per stampare un modello in 3D molto dettagliato. Hanno così potuto notare un notevole set di denti, completo di zanne aguzze che sporgevano dalla bocca e altre simili a lame nella parte inferiore della mandibola.

L’importanza del ritrovamento

Secondo il dottor Steve Brusatte dell’Università di Edimburgo, il ritrovamento di questi fossili è di enorme importanza. Sono, infatti, stati scoperti pochissimi resti di pterosauri risalenti al periodo Triassico e non è facile determinare l’evoluzione della specie nei primi 30 milioni di anni della sua storia. Il teschio rinvenuto in Utah potrebbe contribuire notevolmente alla ricerca, anche perché finora la presenza di pterosauri nel sudovest degli Stati Uniti non era mai stata accertata. Ciò conferma che la specie era diffusa in un’area geografica alquanto vasta sin dalle prime fasi della propria evoluzione.

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