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Paolo Nespoli dall'Iss: "Con i social porto tutti nello spazio"

Scienze
Paolo Nespoli durante la diretta dall'Iss

L'astronauta italiano, alla sua terza missione, si è collegato con l'Agenzia spaziale italiana per raccontare i primi giorni in assenza di gravità. E per parlare del suo futuro

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Paolo Nespoli chiama Terra. L'astronauta italiano si trova a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). E al quinto giorno di missione è arrivata la sua prima videoconferenza: 20 minuti di conversazione, trasmessa in diretta sul sito dell'Agenzia spaziale italiana e su SkyTg24. Nespoli ha raccontato le prime ore senza gravità, l'adattamento del suo corpo all'assenza di gravità. 

"L'ultima volta nello spazio? Chissà"

Vista l'ottima forma ma l'età non più verdissima, c'è da chiedersi se fa bene andare nello spazio. "Non bisogna essere Superman ma una persona normale", risponde Nespoli. "Non so se faccia bene starci tanto tempo: è anche per questo che siamo qui". Rispetto alle altre missioni, l'astronauta dice di aver "trovato l'Iss più o meno uguale, ma più complessa". Tra le novità a bordo c'è anche la presenza di moduli costruiti da imprese private (nello specifico da Space X). Un cambiamento che Nespoli accoglie a braccia aperte: "Personalmente sono molto contento: lo spazio non è più il privilegio di pochi governi, ma diventerà un posto dove fare commercio e turismo". Gli Stati potranno così "concentrarsi sulle esplorazioni lontane, che non hanno un ritorno economico immediato". I viaggi spaziali fanno intravedere anche una nuova prospettiva personale: "Questa sarà l'ultima missione? Chissà. Forse come astronauta professionista. Ma tra qualche anno, quando i prezzi dei biglietti si abbasseranno, potrei salire anch'io a bordo e fare il turista spaziale".     

 

Con i social "porto tutti nello spazio"

Le foto che probabilmente ha già cominciato a scattare dalla Cupola, la grande finestra della Stazione Spaziale, nei prossimi giorni arriveranno sulla Terra e da lì viaggeranno sui social media: per l'astronauta Paolo Nespoli sono un grande aiuto "per portare tutti nello spazio, ma anche per scendere un po' sulla Terra".

Nel primo collegamento dalla stazione orbitale astroPaolo ha detto che la maggior parte del poco tempo libero che ha, ossia dalle nove della sera fino alle sei dal mattino successivo, lo dedicherà soprattutto ai social.

Nella sua missione del 2010, MagISStra, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) aveva fatto da apripista utilizzando Twitter per diffondere su tutta la Terra le bellissime foto che scattava dalla Stazione Spaziale. Questa volta, nella missione Vita dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l'obiettivo è ancora più ambizioso grazie alla app #Spac3, che permette di creare un'opera d'arte collettiva utilizzando le foto scattate spazio e dalla Terra, e unite in un photoshop ispirato al simbolo della missione Vita, l'opera Il Terzo Paradiso dell'artista Michelangelo Pistoletto.

Sei mesi nello spazio

Paolo Nespoli è tornato in orbita a 60 anni. Vita è la sua terza missione spaziale. La prima (la più breve, con poco più di 15 giorni di permanenza) fu nel 2007, quando fu trasportato fuori dall'atmosfera dallo shuttle Discovery. La seconda nel 2010, questa volta a bordo della Soyuz, ebbe una durata molto più ampia: 159 giorni. Anche questa sarà lunga: Nespoli rimarrà infatti sei mesi sulla Stazione spaziale internazionale, durante i quali condurrà 13 test ed esperimenti, messi a punto da atenei italiani (dalla biologia alla medicina alla fisica) che puntano proprio a capire meglio gli effetti di una lunga permanenza nello spazio, in vista delle future missioni sulla Luna e Marte.A poche ore dal decollo, in un'intervista a SkyTg24, Nespoli si era detto "tranquillo e fisicamente pronto". Anche a una passeggiata nello spazio, nonostante compagni di viaggio molto più giovani.

La missione Vita

Nespoli è decollato il 28 luglio dallo storico cosmodromo di Baikour, in Kazakistan. Accanto a lui il russo Sergej Rjazanskij e l'americano Randy Bresnik. Hanno raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale, che orbita a oltre 400 chilometri dal nostro pianeta. Nespoli è uno dei 3 italiani (e dei 10 europei) ad averci messo piede. Nespoli è un veterano, ma il record per la missione più lunga non è suo ed è stato fatto segnare dal russo Mikhail Kornienko e dall'americano Scott Kelly con oltre 340 giorni trascorsi a bordo dell'ISS. Per la prima volta, gli ambienti dove hanno vissuto questi astronauti (e dove Paolo Nespoli trascorrerà i prossimi sei mesi) sono visitabili anche da chi è rimasto sulla Terra. Merito di Google Street View, che per la prima volta è salito a bordo e messo a disposizione degli utenti un tour a 360 gradi.   

 

Il rapporto con i figli

Nel collegamento dalla Stazione Spaziale Internazionale, Nespoli ha parlato anche del rapporto con la moglie Alexandra Ryabova e con i figli Sofia e Max, ormai abituati a vederlo nello spazio ("Per loro è normale"), ma che secondo la moglie "stavano quasi per salire sul razzo con lui". L'astronauta ha raccontato di aver contattato la famiglia pochi giorni fa con una breve video-chiamata, ricordando anche un aneddoto risalente al momento della sua partenza per lo spazio: "Max non ha capito che doveva lasciarmi qualcosa di suo che potessi portare sulla Iss: è stato un problema strappargli dalle mani il Transformer, però quello più piccolo perché gli altri sono suoi e ci deve giocare". "Quello che per noi è eccezionale per loro è la normalità", sostiene Nespoli, che sottolinea come il divario fra generazioni implichi un approccio completamente diverso a situazioni come la sua, quella di un uomo che viaggia nello spazio. "Sarà così anche per loro con i loro figli: è normale".