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Polmonite bilaterale, sintomi e cure della malattia

Salute e Benessere
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Cos'è la polmonite bilaterale polimicrobica e come si cura
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Cos'è la polmonite bilaterale polimicrobica e come si cura
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Introduzione

La polmonite è uno stato di infiammazione del tessuto di uno o di entrambi i polmoni: nel primo caso si parla di monolaterale (o unilaterale), nel secondo di bilaterale. Come spiega sul suo sito l’Istituto Superiore di Sanità, è comunemente causata da un'infezione batterica ma può essere provocata anche da un’infezione virale, fungina o dall'aspirazione di un corpo estraneo. I sintomi causati dalla polmonite - tra cui tosse e difficoltà respiratoria - possono comparire all'improvviso, nell'arco di 24-48 ore, o possono presentarsi più lentamente nel corso di parecchi giorni.

Quello che devi sapere

L’infiammazione degli alveoli

  • Come spiega l’Iss, “al termine dei bronchi, ‘tubi’ che trasportano fino ai polmoni l'aria introdotta tramite naso e bocca, si trovano delle piccole sacche piene di aria disposte a grappolo chiamate alveoli polmonari. Gli alveoli permettono lo scambio di gas tra aria e sangue (ossigenazione del sangue). Nella polmonite gli alveoli si infiammano e si riempiono di liquido, rendendo difficile la respirazione e impossibili gli scambi tra aria e sangue”.

Per approfondire: Papa Francesco, la polmonite richiede cure più complesse

Le cause

La polmonite di solito è causata da un batterio, lo Streptococcus pneumoniae - conosciuto anche come pneumococco - ma alla base della patologia possono esserci anche altri batteri come l'Haemophilus influenzae, lo Staphylococcus aureus e la Legionella pneumophila. Oltre alla polmonite di origine batterica, tuttavia, l’Iss spiega che ne esistono anche altre forme:

  • Polmonite virale, più comunemente causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV) soprattutto nei bambini di età inferiore ad un anno. Si presenta come una “bronchiolite” che colpisce i bronchi più piccoli. Altre cause di polmonite virale sono i virus influenzali di tipo A o B e i coronavirus
  • Polmonite da aspirazione, causata dall'aspirazione nei polmoni di vomito, oggetti estranei, sostanze tossiche (ad esempio fumo o sostanze chimiche)
  • Polmonite fungina, rara, colpisce di solito le persone con un sistema immunitario indebolito
  • Polmonite ospedaliera (o nosocomiale), si verifica durante il ricovero in ospedale di persone curate per altre malattie o sottoposte ad interventi chirurgici. Sono particolarmente a rischio gli individui ricoverati in terapia intensiva e sottoposti a respirazione artificiale (ventilazione meccanica). La polmonite ospedaliera è causata da diversi batteri, in particolare: Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter baumannii, Klebsiella pneumoniae.

Per approfondire: Polmonite: antibiotico-resistenza ridotta con trattamenti più brevi. Lo studio

I sintomi

In presenza dei sintomi è consigliabile rivolgersi al medico di famiglia, che in base alla situazione può accertare la presenza della polmonite o richiedere degli esami per approfondire il quadro clinico. Infatti a volte la diagnosi può rivelarsi più complessa perché alcuni sintomi sono simili a quelli di malattie come il raffreddore, la bronchite o l’asma. I sintomi più comuni - elencati dall’Iss - causati dalla polmonite sono:

  • Tosse, che può essere secca o produrre un catarro denso, giallo-verdognolo, marrone, o chiaro mucoso, a volte striato di sangue
  • Difficoltà respiratoria, la respirazione può essere rapida e superficiale e può dare la Sensazione di avere “il fiato corto” come durante uno sforzo fisico
  • Battito cardiaco accelerato (tachicardia)
  • Febbre
  • Generico senso di malessere
  • Sudorazione e brividi
  • Perdita di appetito
  • Dolori al petto, che peggiorano con la respirazione o per lo sforzo di tossire
  • Più raramente, può verificarsi l'emissione di sangue con la tosse (emottisi)

L’esame del medico ed eventuali accertamenti

  • In caso di sintomi di questo tipo, spiega l’Iss, “il medico potrà ascoltare il torace con lo stetoscopio (auscultazione) per evidenziare rumori che non sono prodotti nei polmoni sani. Durante la respirazione, infatti, l'aria che arriva in zone del polmone piene di liquido a causa della polmonite, genera rumori particolari. Se la polmonite appare grave, o se i sintomi non migliorano dopo 48 ore dall'inizio della cura, è necessario, di solito, effettuare una radiografia dei polmoni e degli esami aggiuntivi come l'esame microbiologico dell'espettorato (sputo) e/o analisi del sangue. Se sono presenti sintomi più gravi come, ad esempio, una respirazione accelerata, dolori al petto o disorientamento, è preferibile rivolgersi direttamente ad un pronto soccorso”

Categorie a rischio

Alcune categorie di persone sono particolarmente a rischio di ammalarsi di polmonite:

  • Neonati o bambini molto piccoli
  • Anziani
  • Fumatori
  • Persone con l’asma, la fibrosi cistica o con malattie del cuore, dei reni o del fegato
  • Persone con il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) indebolito, ad adempio, da una malattia recente (come l'influenza), dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV), dall'AIDS o sottoposti a chemioterapia per la cura di tumori o in cura con farmaci che abbassano le difese immunitarie a seguito di un trapianto d'organo

Le cure

  • Per quanto riguarda la terapie, l’Istituto Superiore di Sanità spiega che “una polmonite non grave può essere curata in casa, sempre sotto controllo del medico di famiglia. La polmonite batterica va curata con antibiotici adatti, prescritti dal medico. Può anche essere utile riposare molto e bere molti liquidi. In assenza di altre malattie tali indicazioni sono, in genere, sufficienti a portare alla guarigione, sebbene la tosse possa perdurare per diverso tempo dopo la scomparsa degli altri sintomi. La polmonite batterica, normalmente, non è contagiosa e non esistono rischi per i familiari della persona malata. Tuttavia, è consigliabile che individui con il sistema immunitario debole (a causa dell'età, di una malattia già esistente, etc), evitino il contatto diretto con la persona malata. Il ricovero ospedaliero può essere consigliabile per le persone considerate a rischio (anziani, bambini piccoli, etc) perché la polmonite potrebbe causare loro complicazioni gravi”.

Per approfondire: Bronchite da bimbi, aumenta il rischio di problemi polmonari da adulti

Le possibili complicazioni

La polmonite può creare complicazioni in bambini molto piccoli, negli anziani o in persone che soffrono di determinate malattie come, ad esempio, il diabete. Tra le complicazioni più comuni ci sono:

  • Setticemia (sepsi), si verifica quando i batteri responsabili della polmonite riescono a passare nel sangue, causando un'infezione grave generalizzata a tutto l'organismo
  • Pleurite, compare quando si infiamma la sottile membrana (pleura) che riveste i polmoni e la parete interna del torace e può determinare un'insufficienza respiratoria
  • Ascesso polmonare, complicazione rara della polmonite, che può insorgere nelle persone con altre malattie gravi o con una storia di alcolismo.

Per approfondire: Polmonite nei bambini, i sintomi da non sottovalutare