Nei periodi festivi come questo l'interazione sociale aumenta, portando con sé qualche paura e preoccupazione sul possibile contagio dei nostri cari. Per questo identificare le differenze tra Covid, influenza e raffreddore è cruciale per agire prontamente e proteggere noi stessi e chi ci sta intorno: ecco come
- Giorni di festa, pranzi e cene, in cui inevitabilmente si viene a contatto con tante persone. Ecco perché mai come in questo periodo è fondamentale distinguere un raffreddore, un’influenza da un caso di Covid, analizzando sintomi e, ovviamente, utilizzando lo strumento del tampone, l’unico modo per comprendere quale sia il virus che ci ha colpiti
- Ma veniamo ai sintomi: se invece si tratta di influenza, è possibile riscontrare febbre, tosse secca, dolori generalizzati e stanchezza, in alcuni casi possono manifestarsi diarrea, congestione nasale e mal di gola. Diversamente dal Covid però generalmente non si manifestano starnuti e mancanza di respiro
- Quando siamo colpiti dal raffreddore, invece, i sintomi più comuni sono quelli della congestione nasale, dolore alle ossa, mal di gola e starnuti. Difficilmente si arriva alla febbre o ad episodi di diarrea o mal di testa
- I sintomi più comuni del Covid riguardano la febbre (sopra i 37,8 °), tosse secca persistente, perdita del gusto e dell’olfatto. In alcuni casi si verificano episodi di affaticamento, mal di gola, mal di testa e mancanza di respiro
- Una delle varianti di Covid più diffuse negli ultimi tempi, la JN.1 ha mostrato come le persone contagiate manifestino sintomi correlati alla gola, tra cui ad esempio una faringite persistente, con episodi di raffreddore e mal di gola
- A livello di diffusione, come abbiamo potuto assistere nel corso degli anni, quella del virus del Covid è sicuramente maggiore rispetto all’influenza, considerando anche come le persone infette possono non manifestare immediatamente i sintomi e quindi non rendersi conto di essere malate anche per vari giorni
- Queste nuove varianti hanno dimostrato spesso una capacità di contagio maggiore rispetto al passato; tuttavia, non sembrano invece cambiati i tempi di incubazione, che corrispondono dai due ai cinque giorni circa
- In casi di febbre e influenza il consiglio degli esperti è di prendere del paracetamolo, se parliamo di raffreddore invece si possono utilizzare gocce o spray nasali che permettono di respirare meglio, o ancora utilizzare l’aerosol. Niente antibiotici invece, a meno che non sia una prescrizione del medico. Nei soggetti più fragili invece, si tratti di influenza o Covid, possono essere utilizzati farmaci antivirali specifici, come quelli monoclonali in caso di Covid