Si tratta di una forma di infezione acuta che colpisce i polmoni e che, come conferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, uccide più di 800.000 bambini ogni anno nel mondo, rappresentando il 15% di tutti i decessi che riguardano i bambini sotto i 5 anni
“Oggi è il World Pneumonia Day. La polmonite uccide più di 800.000 bambini ogni anno, rappresentando il 15% di tutte le morti riguardanti i bambini sotto i 5 anni. È la principale causa di morte infettiva nei bambini stessi, una forma di infezione respiratoria acuta che colpisce i polmoni. Può essere causato da una serie di agenti infettivi, inclusi virus, batteri o funghi”. Con queste parole, apparse all’interno di un post pubblicato sulla propria pagina ufficiale di Twitter, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che proprio oggi, 12 novembre, si celebra la Giornata mondiale contro la polmonite.
Aumentare la consapevolezza
Istituita nel 2009, questa ricorrenza è stata pensata con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla polmonite, come detto il principale killer nel mondo di bambini di età inferiore ai cinque anni. Ma anche per promuovere interventi volti a proteggere, prevenire e curare la malattia, a spingere le istituzioni e i governi ad intraprendere azioni decisive per combatterla. “La polmonite è uno dei problemi più risolvibili nell’ambito della salute globale eppure un bambino ogni 20 secondi muore a causa di questa infezione. Insieme possiamo garantire che la lotta contro la polmonite sia vinta”, si legge sul sito dell’Oms. Proprio gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un articolo del 2019, hanno spiegato che solo nel 2017 la polmonite ha ucciso 808.694 bambini. La polmonite, hanno scritto ancora, colpisce i bambini e le loro famiglie ovunque, ma è maggiormente diffusa nell'Asia meridionale e nell'Africa subsahariana. “I bambini possono essere protetti dalla polmonite, prevenuta con semplici interventi e trattata con farmaci e cure a basso costo e a bassa tecnologia, ma solo un terzo dei bambini con polmonite riceve gli antibiotici di cui ha bisogno”. Da qui, la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento.
approfondimento
Polmonite e polmonite bilaterale, cosa sono e quali sono i sintomi
Le cause della polmonite
L’Oms, focalizzandosi in particolare sui bambini, spiega che la polmonite è una forma di infezione respiratoria acuta che colpisce i polmoni, organi che sono costituiti da piccole sacche chiamate alveoli, che si riempiono d'aria quando una persona sana normalmente respira. Quando un individuo contrae la polmonite, invece, gli alveoli risultano pieni di pus e liquido, il che rende la respirazione dolorosa e limita l'assunzione di ossigeno da parte dell’organismo. Tra gli agenti infettivi più comuni a causare questa malattia ci sono lo Streptococcus pneumoniae, ovvero la causa più comune di polmonite batterica nei bambini, l’Haemophilus influenzae tipo b (Hib), definita “la seconda causa più comune di polmonite batterica” o il virus respiratorio sinciziale, ovvero il fattore virale più comune di polmonite. Nei neonati con infezione da HIV, invece, il Pneumocystis jiroveci è una delle cause più comuni di polmonite, responsabile di almeno un quarto di tutti i decessi.
La trasmissione
La polmonite si può diffondere in diversi modi. I virus e i batteri che si trovano comunemente nel naso o nella gola di un bambino, possono infettare i polmoni se vengono inalati. Possono anche diffondersi tramite goccioline trasportate dall'aria e legate a tosse o starnuti. Inoltre, la polmonite può diffondersi attraverso il sangue, specialmente durante e subito dopo la nascita. “Sono necessarie ulteriori ricerche sui diversi patogeni che causano la polmonite e sui modi in cui vengono trasmessi, poiché ciò è di fondamentale importanza per il trattamento e la prevenzione”, scrive l’Oms.
approfondimento
Gb, il Covid ha ucciso tre volte più di influenza e polmonite
I sintomi
Le caratteristiche e i sintomi della polmonite virale e batterica sono simili, spiegano gli esperti. Tuttavia, i sintomi della polmonite virale possono essere più numerosi dei sintomi legati alla polmonite batterica. Nei bambini di età inferiore ai 5 anni, che hanno tosse e /o difficoltà di respirazione, con o senza febbre, la polmonite viene diagnosticata dalla presenza di respiro veloce o in base alla condizione della parete toracica inferiore, nel punto in cui il torace stesso si espande o si ritrae durante l'inalazione di ossigeno. Il respiro sibilante, invece, è molto più comune nelle infezioni virali. I neonati gravemente ammalati possono non essere in grado di nutrirsi o bere e possono anche manifestare perdita di coscienza, ipotermia e convulsioni.
Fattori di rischio, prevenzione e costi
Mentre la maggior parte dei bambini sani può combattere l'infezione grazie alle proprie difese naturali, i bambini il cui sistema immunitario è compromesso corrono un rischio maggiore di sviluppare la polmonite. Il sistema immunitario di un bambino può essere indebolito dalla malnutrizione o dalla denutrizione, specialmente nei neonati che non sono allattati esclusivamente al seno, spiega l’Oms. Malattie preesistenti, come l’infezione da HIV o il morbillo, possono aumentare il rischio per un bambino di contrarre la polmonite. Fattori ambientali che aumentano la suscettibilità di un bambino alla polmonite sono, invece, l’inquinamento dell'aria causato dal riscaldamento con combustibili da biomassa, vivere in case particolarmente affollate e il fumo passivo. L'immunizzazione contro l’Hib, il pneumococco, il morbillo e la pertosse è il modo più efficace per prevenire la polmonite. Un'alimentazione adeguata è la chiave, poi, per migliorare le difese naturali dei bambini, a partire dall'allattamento al seno esclusivo, almeno per i primi 6 mesi di vita. Oltre ad essere efficace nella prevenzione della polmonite, aiuta anche a ridurre la durata della malattia nel caso in cui un bambino si ammala. Il costo del trattamento antibiotico per tutti i bambini affetti da polmonite in 66 Paesi nel mondo è stimato in circa 109 milioni di dollari all'anno. Il totale include gli antibiotici e la diagnostica per la gestione della malattia stessa.