Il 21 gennaio è la Giornata Mondiale degli Abbracci, ecco perché fanno bene

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Nata nel 1986 negli Stati Uniti, la ricorrenza è oggi celebrata in molti Paesi: l’obiettivo è quello di cancellare la nostalgia lasciata dalle festività con un gesto che rappresenta un vero toccasana anche per la salute

Un abbraccio per combattere il malumore, ma non solo. Si festeggia oggi la Giornata Mondiale degli Abbracci. La ricorrenza affonda le proprie radici negli Stati Uniti degli anni ’80 ma soprattutto rappresenta l’occasione per ricordare gli effetti benefici associati a un semplice abbraccio: tra questi ci sono il rilascio dell’ossitocina, un ormone salutare, e la riduzione dei livelli di stress.

Giornata Mondiale degli Abbracci, le origini

L’idea di istituire la Giornata Mondiale degli Abbracci si deve a Kevin Zaborny, che propose il giorno 21 gennaio per una ricorrenza che avrebbe dovuto rialzare il morale degli statunitensi, solitamente più basso in questo momento dell’anno per via della nostalgia che segue i grandi festeggiamenti per Natale e Capodanno. L’evento è stato celebrato per la prima volta a Clio, cittadina del Michigan, nel 1986, prima di farsi strada nel resto degli Stati Uniti e in molti altri Paesi del mondo.

Abbracci, gli effetti benefici per la salute

L’idea alla base della ricorrenza del 21 gennaio è quella di incoraggiare le persone ad abbracciare parenti e amici, anche per godere dei benefici sortiti da questo gesto, descritti da Francesco Bruno dell’Università di Roma: “Il sostegno sociale e le emozioni che siamo in grado di ricevere o trasmettere mediante un abbraccio aumentano il rilascio di ossitocina”. Tutto ciò ha un impatto positivo sugli aspetti psicologici, emotivi e sociali, che beneficiano secondo alcuni studi anche di un calo del cortisolo, che provoca una conseguente riduzione dello stress, sia percepito che misurato. Ma un abbraccio rappresenta un toccasana anche per la salute cardiovascolare e per aumentare le capacità di difesa dalle infezioni, oltre che per l’umore, visto il potere di sprigionare emozioni positive. Secondo Bruno infatti gli abbracci “favoriscono la riduzione dei conflitti, il rafforzamento di attaccamento e legami, l'aumento della capacità di riconoscere le emozioni altrui (empatia), di fedeltà e sincerità”. Per essere davvero benefico un abbraccio dovrebbe durare almeno 20 secondi: sarebbe questo il tempo necessario a stimolare l'ossitocina, ormone che ha effetti benefici sulla salute. Per questo quando ci godiamo un abbraccio, fatichiamo a staccarci. Questa festa, in periodo di pandemia, acquista un'importanza ancora maggiore se pensiamo a quanto il Covid ci stia privando di un gesto semplice eppure benefico come l'abbraccio. E allora non resta che festeggiare la Giornata degli Abbracci, augurandoci che si possa tornare presto a stringere i nostri cari senza timore.

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