
Mentre il Veneto sta sperimentando un tampone in autosomministrazione, gli Usa hanno autorizzato il primo kit per la diagnosi che può essere effettuato senza l’ausilio di medici o di operatori sanitari. Anche l’ospedale Meyer sta lavorando a un prodotto simile, ma l’analisi del campione in questo caso viene condotta con le normali tecniche di laboratorio

Il fai da te è l’ultima frontiera dei test diagnostici per accertare la positività al coronavirus. Negli Usa la Fda ha autorizzato il primo tampone che si può fare a casa, ma anche in Italia, con la sperimentazione del Veneto ma non solo, e in altri Paesi si lavora per avere un altro strumento che potrebbe essere utile per affrontare la pandemia di Covid-19

NEGLI USA - La Food and Drug Administration, l'ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha autorizzato il test Lucira che prende il nome dall’azienda californiana che lo ha realizzato (foto: Lucira Health)

COME FUNZIONA IL TEST FAI DA TE AMERICANO - Il test statunitense può essere impiegato soltanto dietro prescrizione di un medico. Lucira è un tampone, più piccolo di quelli utilizzati nelle cliniche e negli ospedali, e più simile a un classico cotton fioc. Va strofinato per alcuni secondi all’interno delle narici e poi inserito in una fiala che contiene reagenti e dà il risultato dopo 30 minuti (foto: Lucira Health)
Coronavirus, dall'ospedale Meyer il tampone nasale fai da te
L’AFFIDABILITÀ DEL TEST LUCIRA - I ricercatori di Lucira hanno condotto test molecolari su un certo numero di individui e poi li hanno ripetuti con il loro test fai-da-te. Il dispositivo è stato in grado di rilevare il 94% dei casi positivi identificati con il test molecolare, e ha identificato il 98% degli individui sani e senza un’infezione da coronavirus in corso
Lo speciale sul coronavirus
IL TEST FAI DA TE DEL VENETO - Un tamponcino, una provetta con il reagente e una saponetta simile a quelle dei test per la gravidanza. Sono i componenti del "kit fai-da-te", il test antigenico in autosomministrazione, che in Veneto si sta sperimentando per l’Italia

COME FUNZIONA IL TEST DEL VENETO - Per dimostrarne la facilità di utilizzo, il presidente del Veneto Luca Zaia si è sottoposto nei giorni scorsi in diretta all'esame. Il tamponcino si infila nel naso - non fino in fondo ma nella prima cavità - si gira per 5 volte in ciascuna narice, poi si inserisce in una provetta con il reagente e viene gettato. Quattro gocce della provetta si versano sulla 'saponetta' e in pochi secondi arriva il risultato: una striscia negativo, due strisce positivo al coronavirus

LA VALIDAZIONE DEL TEST - “I test 'fai da te' non sono al momento commercializzabili perché devono essere autorizzati dal Ministero della sanità e testati sul campo”, ha comunque precisato Luca Zaia il 17 novembre, spiegando che saranno "validati su 1.500 pazienti e che questa fase durerà un paio di settimane". "Poi - ha annunciato il governatore - presenteremo le carte”

L’ATTENDIBILITÀ - La sperimentazione del test viaggerà in parallelo tra più microbiologie del Veneto: Mestre, Vicenza, Padova, Santorso (Vicenza) e Treviso. In ognuna di queste sedi verranno effettuati 200 tamponi fai-da-te in doppio confronto con il tradizionale molecolare, verificandone il tasso di corrispondenza dell'esito

IL TEST NASALE DEL MEYER DI FIRENZE - Ha superato la prima fase di somministrazione e verrà usato come screening periodico ai 1.500 operatori del nosocomio, “Uffa!”, il tampone nasale fai da te messo a punto dal laboratorio di immunologia dell''ospedale pediatrico Meyer di Firenze (foto: meyer.it)

COME FUNZIONA IL TEST DEL MEYER - Dal Meyer spiegano il funzionamento del tampone nasale fai da te: "Basta inserire il bastoncino con la punta di cotone prima in una narice e poi nell'altra, poi chiuderlo in una provetta che verrà successivamente analizzata. La parte fai da te riguarda dunque solamente il prelievo e non l’analisi del campione, che viene poi effettuata con le normali tecniche di laboratorio dei test molecolari

LA SPERIMENTAZIONE DEL TEST DEL MEYER - Dal 6 ottobre al 9 novembre sono stati effettuati 803 tamponi autosomministrati da operatori Meyer. Nello stesso periodo sono stati effettuati, sia su operatori che su pazienti, 1.016 tamponi rino-faringei 'classici' a opera di operatori sanitari. Nessun tampone è risultato non valido, né nel gruppo autosomministrato, né nel gruppo eseguito dagli operatori. Nell'ambito dei tamponi autosomministrati sono stati evidenziati 10 tamponi positivi. Nessuno è risultato falso positivo

I TEST FAI DA TE A MILANO - I test rapidi antigenici 'fai da te' sarebbero già diffusi a Milano, come raccontato all’Ansa da un imprenditore che li acquista da fornitori importatori, e li rivende a 35 l'euro l'uno in confezioni fino a dieci pezzi, o con prezzo a scendere per ordini più importanti. "Sono prodotti in Cina e confezionati in Francia", spiega mostrando il foglietto delle informazioni del prodotto, registrato al Ministero della Salute, in cui si legge che il "test diagnostico in vitro" ha una sensibilità del 96.6%

IN SPAGNA - I test fai-da-te per rintracciare il virus Sars-CoV-2 saranno presto commercializzati anche in Spagna e saranno disponibili nelle farmacie, secondo quanto riportato da La Vanguardia. Ma si tratta, in questo caso, di analisi sierologiche che attraverso una goccia di sangue e con qualche minuto di attesa si propongono di rintracciare la presenza di anticorpi IgM e IgG, che indicano se si è venuti in contatto con il virus