Cibi, nuove etichette potrebbero promuovere scelte alimentari più sane
Salute e BenessereUno studio dell’Università di Loughborough indica che riportare sulle confezioni degli alimenti il movimento necessario per bruciare ogni prodotto ridurrebbe l’introito calorico di ogni pasto di almeno 65 calorie
Aggiungere sulle confezioni degli alimenti il movimento necessario per ‘bruciare’ ogni singolo prodotto, tramite l’inserimento dell’etichettatura cosiddetta PACE (Physical activity calorie equivalent) potrebbe essere una strategia in grado di incoraggiare scelte alimentari più sane. A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Loughborough, sotto la guida di Amanda Daley, che ha confrontato l’effetto di diversi metodi di etichettatura sulle scelte alimentari della popolazione, studiando un ampio catalogo di informazioni emerse da quindici precedenti ricerche di settore.
I vantaggi della nuova etichettatura
Stando a quanto emerso dalla meta-analisi, pubblicata sulla rivista specializzata Journal of Epidemiology & Community Health, indicare lo sforzo necessario per ‘smaltire’ ogni alimento sarebbe più efficace in termini di calorie pro capite ingerite durante ogni pasto, rispetto alla lettura della sola informazione riguardo le calorie totali. Per esempio, leggere che per “bruciare” la pizza che si intende mangiare saranno necessari 45 minuti di corsa spingerebbe i consumatori a riconsiderarne l’acquisto. Le conclusioni dei ricercatori dell’Università di Loughborough indicano che presentare ai consumatori un'etichettatura degli alimenti di tipo PACE comporterebbe un consumo significativamente inferiore di calorie, rispetto agli altri metodi. “L’etichettatura degli alimenti PACE può ridurre il numero di chilocalorie selezionate dai menu e diminuire il numero di chilocalorie di alimenti consumati dal pubblico, rispetto ad altri tipi di etichettatura o ai cibi sprovvisti di etichettatura”, si legge sulla rivista specializzata. In generale, l’indicazione dell’attività fisica necessaria a “smaltire” i cibi ridurrebbe l’introito calorico di ogni pasto di almeno 65 calorie, per un totale di almeno 200 calorie in meno al giorno. L’introduzione dell’etichettatura PACE potrebbe contribuire a ridurre i casi di obesità, condizione che in Italia riguarda più di 6 milioni di persone e che, come dimostrato da uno studio del Cancer Council of Victoria, incrementa fino al 50% le probabilità di contrarre un tumore.