Torino, intervento alla prostata con AI: paziente "viaggia" ai Caraibi mentre lo operano

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All'ospedale Molinette hanno iniziato a utilizzare "con successo" i primi interventi di terapia focale sul carcinoma prostatico. La procedura abbina la realtà virtuale alla tecnologia Echolaser con tecnica Tpla (Transperineal laser ablation). Un visore 3D accompagna il paziente fra le stelle della Via Lattea o su una spiaggia dei Caraibi mentre, in anestesia locale, il laser compie il suo lavoro. "Uno strumento di supporto psicologico"

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L'IA può supportare un paziente mentre viene operato? Sì, se un visore 3D lo "accompagna" fra le stelle della Via Lattea o su una spiaggia dei Caraibi mentre, in anestesia locale, il laser compie il suo lavoro. All'ospedale delle Molinette di Torino hanno iniziato a utilizzare "con successo" i primi interventi di terapia focale sul carcinoma prostatico. La procedura abbina la realtà virtuale alla tecnologia Echolaser con tecnica Tpla (Transperineal laser ablation), la quale "rappresenta un importante avanzamento - spiegano alla Città della Salute - nel trattamento mini-invasivo del tumore alla prostata: consente di intervenire in modo estremamente mirato su alcuni tipi di lesioni tumorali localizzate". A supporto dell'anestesia locale è stato sperimentato l'impiego di un visore di realtà aumentata: per ridurre lo stress il paziente viene immerso in un mondo virtuale di suo gradimento (che può essere la Via Lattea, la foresta amazzonica, una spiaggia dei Caraibi) con tanto di rilassante accompagnamento musicale. "Non un semplice gadget per distrarsi - puntualizzano alla Città della Salute - ma un vero e proprio strumento di supporto psicologico e di gestione del dolore, che apre nuove prospettive per le procedure mediche invasive. I trattamenti sono stati eseguiti in Urologia universitaria da Marco Oderda e da Alessandro Marquis, tra i primi ad implementare questa tecnica per la cura del carcinoma prostatico. 

Come funziona la Tpla

"La Tpla", spiega un comunicato, "consiste nell'inserimento per via transperineale di sottili fibre laser dal diametro inferiore a 1 mm. Il posizionamento delle fibre è estremamente preciso grazie a un sistema di fusion imaging che combina le immagini ecografiche con quelle di risonanza magnetica. L'emissione dell'energia laser consente l'ablazione selettiva della zona della prostata affetta dal tumore, preservando il resto della ghiandola. In questo modo, il paziente non rischia l'incontinenza urinaria né il deficit erettile". Per i vertici della Città della Salute "l'introduzione della terapia focale con Tpla alle Molinette segna un traguardo di rilievo nella medicina di precisione applicata all'urologia oncologica, e rappresenta un importante ambito di ricerca scientifica". 

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