Giornata mondiale dell'endometriosi, in Italia 1,8 milioni di donne colpite
Salute e Benessere
L'incidenza di endometriosi tende ad aumentare con l'età e raggiunge il valore massimo nella fascia tra 31 e 35 anni. Ma i sintomi sono spesso sottovalutati e arrivare a una diagnosi è ancora molto difficile: il 60% delle ragazze con forti dolori da ciclo non sa di soffrirne
Dal 2014, ogni 28 marzo ricorre la Giornata mondiale dell'endometriosi, un'occasione per sensibilizzare la popolazione sulla diffusione e sull'impatto di una malattia che in Italia colpisce più di 1 milione e 800 mila donne donne in età riproduttiva, e che è dovuta alla presenza di endometrio, la mucosa che ricopre internamente l'utero, all'esterno dell'utero. Con un notevole impatto sulla qualità della vita, sia per l'aspetto sintomatologico (dolori mestruali, dolore pelvico cronico, dolore durante i rapporti sessuali...), sia per le potenziali ricadute sulla capacità riproduttiva: si stima che tra il 30-40% delle donne che soffrono di endometriosi possa riscontrare problemi di fertilità o subfertilità. Lo rileva l'Istituto Superiore di Sanità, secondo cui negli ultimi 10 anni sono stati registrati più di 113 mila ricoveri incidenti di endometriosi con un tasso di incidenza pari a 0.82 casi per 1000 donne residenti in età fertile (15-50 anni) con un trend temporale in calo tra il 2013 e il 2019. La diminuzione è ancora più marcata nell'anno 2020, presumibilmente per un ridotto accesso ai servizi sanitari dovuto alla pandemia da SARS-CoV-2. Dal 2021 l'incidenza torna ai livelli del 2019 con in media circa 9.300 nuovi casi l'anno e un tasso stabile nel triennio 2021-2023 pari a 0.76 casi per mille.
Massima incidenza nella fascia 31-35 anni
L'incidenza di endometriosi tende ad aumentare con l'età e raggiunge il valore massimo nella fascia tra 31 e 35 anni (0,12% a livello nazionale). Il dato per ripartizione geografica mostra un leggero gradiente Nord-Sud del tasso di incidenza, che è generalmente maggiore nelle regioni settentrionali. Nell'ultimo triennio 2021-2023 il trend dei tassi d'incidenza è stabile con tassi leggermente più alti nella provincia autonoma di Bolzano, in Veneto e Sardegna, con più di una donna in età fertile su mille alla quale viene diagnosticata l'endometriosi. L'endometriosi, e in particolare il dolore che provoca, può avere un enorme impatto sulla qualità della vita, sul funzionamento fisico, sulle attività di tutti i giorni e sulla vita sociale, sulla salute mentale e sul benessere emotivo. Tuttavia la malattia è sotto-diagnosticata e le statistiche indicano che il tempo medio per una diagnosi corretta è di circa sette anni, per via della natura poco specifica dei sintomi.
Sei ragazze su 10 non sanno di soffirne
Molto spesso chi ne soffre è costretta dal dolore delle mestruazioni a saltare la scuola o a imbottirsi di farmaci, a non fare sport e a rinunciare alle uscite con gli amici, se coincidono con i giorni del ciclo. A ciò si aggiunge, spesso, il non essere credute dalla famiglia e non essere prese sul serio dagli stessi medici. Il 64% delle ragazze con dolore pelvico associato al ciclo mestruale, infatti, ha già l'endometriosi, ma non lo sa e convive con la sofferenza di questa patologia. Un atteggiamento di rassegnazione, supportato da una società che tende a minimizzare le mestruazioni dolorose, anche quando diventano un disturbo debilitante che interferisce con la normale vita quotidiana, fino a interrompere l'attività scolastica, in media per 19 giorni l'anno. A dimostrarlo è una review dell'University College di Londra e dell'Università di Birmingham, pubblicata sul Journal of Pediatric & Adolescent Gynecology. I ricercatori esaminando 19 studi, condotti tra il 2011 e il 2019, su un totale di 1.243 ragazze, di età compresa tra i 10 e i 25 anni, con dolore mestruale cronico, hanno scoperto l'incidenza dell'endometriosi in sei su 10.
Lo studio su monitoraggio ambientale
Alcuni approfondimenti preliminari effettuati dall'Iss mostrano che il rischio di incidenza di endometriosi potrebbe essere associato alla residenza in aree contaminate da inquinanti persistenti che si bio-accumulano, con potenziale azione di interferenza endocrina, quali i policlorobifenili, le diossine, il piombo e il cadmio. Lo studio si basa su approcci di analisi e mappatura del rischio su base comunale, e suggerisce l'opportunità di attivare sistemi di sorveglianza epidemiologica integrati al monitoraggio ambientale in aree fortemente contaminate. Oggi 28 marzo la facciata di Montecitorio si tingerà di giallo, colore simbolo della patologia, per aderire alla Giornata per la consapevolezza sull'endometriosi.
