Silvio Garattini, vivere bene a 95 anni: "Faccio 5 km al giorno, mangio spesso e poco"

Salute e Benessere

"Le sane abitudini sono un beneficio prima di tutto per noi stessi, ma hanno effetti positivi anche su chi ci circonda", afferma l'oncologo. Il suo libro "Vivere bene" è pensato come una guida pratica per chi vuole iniziare a fare movimento, con un linguaggio semplice e accessibile

ascolta articolo

Silvio Garattini, oncologo e farmacologo di fama internazionale, compirà 96 anni il prossimo mese. Fondatore dell’Istituto Mario Negri, Garattini è noto per le sue posizioni decise a favore del benessere e della salute pubblica. Tra i suoi contributi più recenti, il libro *Vivere bene*, edito da San Paolo, raccoglie ricerche sull'importanza dell'attività fisica, curate da ricercatori dell'Istituto Negri, con l'obiettivo di promuovere stili di vita salutari. Garattini è un grande sostenitore del movimento fisico quotidiano. Lui stesso afferma in un'intervista al Corriere di camminare almeno 5 chilometri al giorno, cercando di mantenere questo obiettivo su base annuale. Tuttavia, sottolinea che non basta muoversi: l’andatura deve essere sufficientemente rapida da provocare un po’ di fatica, con un aumento del battito cardiaco e della respirazione. "Camminare per guardare le vetrine", spiega, "non è attività fisica".

L'amore sano per sé stessi

Nel libro, Garattini invita a sviluppare un "sano egoismo", adottando abitudini di vita che giovano prima di tutto a noi stessi. Questo, a sua volta, ha effetti positivi anche su chi ci circonda: "Se stiamo bene, le nostre famiglie non soffrono", sostiene il dottore. Critico verso il "mercato della medicina", Garattini denuncia la tendenza a ridurre i livelli di normalità per aumentare il numero di pazienti in trattamento. "Se consideriamo il colesterolo normale a 240, trattiamo solo chi supera questa soglia. Se invece abbassiamo il livello a 220, tratteremo più persone. Questa logica si applica a molti altri esempi, come l'ipertensione e la glicemia". Secondo Garattini, promuovere abitudini di vita sane è il miglior antidoto contro questa deriva.

Cibo ed attività fisica

Oltre all'attività fisica, Garattini insiste sull'importanza di una dieta varia e moderata. Mangiare una vasta gamma di alimenti permette di assumere tutti i nutrienti necessari e di evitare l’accumulo di eventuali sostanze inquinanti presenti nei cibi. La moderazione, secondo Garattini, è cruciale: "Bisogna alzarsi da tavola con un po' di fame. Ridurre del 30% l’assunzione di cibo può prolungare la vita del 20%". Il vero segreto, secondo lui, è mangiare poco, indipendentemente dalla frequenza dei pasti.

Garattini sottolinea che non è mai troppo tardi per cominciare: anche a 80 anni, camminare è meglio che restare inattivi. Tuttavia, avverte che non bisogna esagerare: il giusto equilibrio è tra 150 e 300 minuti di attività fisica a settimana. L'attività fisica, oltre a prevenire molte patologie croniche come il diabete e i tumori, è efficace anche contro le malattie mentali, migliorando la circolazione cerebrale e favorendo la socializzazione. Garattini lamenta la mancanza di una cultura dello sport in Italia, dove molte persone, anche giovani, sono in sovrappeso o obese. A questa situazione si aggiunge la carenza di strutture adeguate, come piscine e palestre, che rappresenta una responsabilità delle amministrazioni pubbliche.

approfondimento

Morto d'infarto Illia Golem, il bodybuilder dalla dieta impossibile

Salute e benessere: Più letti