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Epidemia di lingua blu tra gli ovini, scatta l'allarme in Sardegna

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

I dati arrivano dall'osservatorio epidemiologico veterinario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Dei 360 focolai presenti sull'isola 95 sono stati confermati e già più di mille capi sono morti a causa del contagio. Nessun rischio per l'uomo 

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In Sardegna è allarme lingua blu. L’epidemia che colpisce gli ovini ha già coinvolto complessivamente oltre 10mila capi, dei quali più di mille sono deceduti. I focolai di epidemia sull’isola sono 360, di cui 95 già confermati e 266 ancora sospetti: questi dati sono stati forniti all'Ansa dall'osservatorio epidemiologico veterinario dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna. Non è una malattia nuova e in Sardegna si presenta costantemente da tempo: a far preoccupare è però l’impennata di casi registrati non solo in Italia ma anche in altri Paesi europei come Paesi Bassi, Germania e Belgio. 

Cos’è la blue tongue

La malattia per gli ovini è potenzialmente fatale ma non c’è nessun pericolo per l’uomo che infatti non può essere contagiato. Si tratta di una malattia infettiva che si trasmette tra gli animali attraverso un insetto vettore. I sintomi principali sono febbre, ulcere, cianosi dei tessuti cutanei ed emorragie. Il nome gergale “lingua blu” deriva dai casi più gravi di contagio nei quali la lingua si gonfia, diventa blu cianotico e fuoriesce dalla bocca dell’animale.

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La mappa dei focolai

La maggior parte dei focolai si ritrovano nel Sulcis e nel Nuorese: 81 tra 26 confermati e 55 sospetti nel sud ovest dell'Isola e 4 confermati e 77 sospetti a Nuoro. Segue poi l'Oristanese con 65 focolai (2 gli allevamenti dove è stata confermata la presenza del virus con 51 i capi morti e 63 sospetti) e quindi la Gallura con 49 focolai (41 attivi e 8 sospetti). Nel Cagliaritano i focolai, ancora tutti solo sospetti, sono 34, poi 32 nel Medio Campidano (di cui 18 attivi e 14 sospetti), 17 in Ogliastra (2 attivi e 15 sospetti) e solo uno confermato nel Sassarese. 

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Malattia endemica

La malattia della blue tongue ormai in Sardegna è considerata endemica, ovvero costantemente presente nella zona. Nell'isola sono infatti stati individuati 5 sierotipi (SBT1, SBT2, SBT4, SBT8, SBT16), alcuni dei quali possiedono una patogenicità più elevata, cioè una capacità maggiore di provocare la malattia nell’animale contagiato. Attualmente, secondo la mappa stilata dall'osservatorio epidemiologico dell'Izs sardo, nella maggior parte dei casi non è stato ancora individuato il sierotipo. Da quei focolai di lingua blu per i quali si è avuto un riscontro, però, è emerso che a prevalere è il sierotipo 3: l’8 risulta ad esempio diffuso soprattutto in Gallura e nel Nuorese), il 4 invece in Ogliastra e Marghine. 

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Asl Oristano: “Disposto provvedimento sanitario”

Nel frattempo la Asl di Oristano fa sapere che il servizio di Sanità Animale "ha già disposto un provvedimento sanitario per ridurre il rischio di un'ulteriore diffusione della blue tongue nelle zone non ancora interessate dalla circolazione virale attraverso il controllo delle movimentazioni di animali di specie sensibili alla malattia". Al momento sono 44 i comuni della provincia, su un totale di 88, dove è stata riscontrata la circolazione del virus BTV3.