Vaiolo delle Scimmie, la lista dei Paesi a rischio dove non andare
Salute e BenessereIl Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) lo scorso 14 agosto ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un'emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (PHEIC). Dopo questa dichiarazione, il Ministero della Salute italiano ha diffuso una circolare con alcune indicazioni tra cui quella di "sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione"
Dopo la dichierazione dello scorso 14 agosto del Comitato di emergenza dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) che ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un'emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (PHEIC), il Ministero della Salute italiano ha diffuso una circolare con alcune indicazioni tra cui quella di "sensibilizzare i viaggiatori diretti in Paesi con focolai confermati di infezione".
I Paesi da evitare
Tra i Paesi da evitare secondo i dati dell'ultimo bollettino Ecdc del 16 agosto c'è la Repubblica Democratica del Congo (2.638 casi confermati e 14.151 sospetti), il Burundi (61 casi confermati e 165 sospetti), la Repubblica Centro Africana (35 casi confermati e 223 sospetti) e il Congo (19 casi confermati e 150 sospetti). Per quanto riguarda l'Europa, il vaiolo delle scimmie è arrivato anche in Spagna, dopo il primo caso segnalato in Svezia. Si tratta di un sottotipo del virus diverso rispetto a quello per cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha decretato l'allarme, già noto in Europa e meno aggressivo. Nessun nuovo caso di infezione è invece stato registrato in Italia dall'inizio di agosto, rende noto la circolare aggiornata diffusa dal ministero della Salute. Il primo caso di vaiolo delle scimmie in Spagna, o Mpox, è stato diagnosticato dalle autorità sanitarie della Cantabria, nel Nord del Paese, in un giovane con lesioni compatibili con quelle provocate da Mpox, attualmente è ricoverato "in buon stato" di salute e tenuto in isolamento. Mentre il caso diagnosticato in Svezia è stato provocato dal sottotipo Clade I del virus, così come quello rilevato in Pakistan, il caso spagnolo è collegato al sottotipo originario dell'Africa occidentale, o Clade II, molto meno aggressivo del primo e in circolazione in Europa dal 2022.