Gestire la rabbia? Ecco come farlo al meglio secondo uno studio

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Annotare su carta i propri sentimenti in reazione a un torto subito, per poi distruggere il foglio, ridurrebbe le emozioni negative. Lo ha dimostrato una nuova ricerca giapponese condotta dall’Università di Nagoya 

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Scaricare la rabbia annotando su carta le proprie emozioni negative funziona, a patto di distruggere il foglio. Lo ha dimostrato un nuovo studio giapponese condotto dall’Università di Nagoya, che ha messo alla prova scientificamente su un gruppo di studenti una tecnica, apparentemente banale, che invece si è dimostrata efficace nella gestione della rabbia. I risultati della ricerca sono stati pubblicati ieri, 9 aprile, su Scientific Reports di Nature

Lo studio nel dettaglio 

Il team di ricerca, guidato da Nobuyuki Kawai,  ha dimostrato che annotare su carta i propri sentimenti in reazione a un insulto o a un torto subito, per poi distruggere o gettare il supporto cartaceo potrebbe contribuire a ridurre le emozioni negative derivanti dall’esperienza. Per farlo, gli studiosi hanno chiesto a studenti volontari, di età media di 21 anni, di scrivere brevi opinioni su importanti temi sociali, spiegando loro che i testi sarebbero stati valutati. Le valutazioni che ha ricevuto il campione sono state di proposito molto negative. Gli sperimentatori hanno assegnato a tutti punteggi molto bassi, in termini di intelligenza, interesse, cordialità, logica e razionalità, a cui erano stati aggiunti commenti poco lusinghieri, come: “Non posso credere che una persona istruita possa pensare in questo modo”. Ai partecipanti è stato poi chiesto di scrivere i propri pensieri sui commenti ricevuti, concentrandosi su ciò che aveva scatenato in loro emozioni di rabbia. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Al primo è stato chiesto di distruggere i fogli scritti buttandoli nel cestino o passandoli in un trita-documenti. Il secondo gruppo, invece, doveva conservarli in una scatola di plastica o tenerli in un raccoglitore sulla propria scrivania. Infine, gli scienziati hanno valutato le differenze nei livelli di rabbia dopo aver ricevuto l’insulto e dopo aver smaltito o conservato il foglio di feedback.

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I risultati 

Come prevedibile, tutti i partecipanti hanno riportato un livello di rabbia più elevato dopo aver ricevuto commenti offensivi. Tuttavia, gli studenti che avevano distrutto i fogli su cui avevano annotato i propri pensieri sui commenti ricevuti segnalavano un miglioramento quasi radicale del proprio umore, a differenza di chi aveva conservato una copia cartacea del feedback. In quest’ultimo caso è stata registrata solo una lieve diminuzione del livello di rabbia. “Siamo rimasti stupiti dal fatto che la rabbia sia stata eliminata quasi del tutto nel gruppo che ha distrutto il supporto cartaceo”, ha commentato il coordinatore del team di ricerca Kawai, per poi sottolineare: “Non ci aspettavamo risultati così notevoli”. “Molte tecniche di gestione della rabbia proposte dagli specialisti mancano del supporto della ricerca empirica e a volte possono essere difficili da ricordare quando si è arrabbiati. Il nostro approccio è molto semplice e potrebbe migliorare le condizioni di moltissime persone che hanno difficoltà a gestire i propri sentimenti. Abbiamo preso spunto dalla tradizione culturale giapponese conosciuta come hakidashisara, che si riferisce alla sensazione catartica che deriva dal liberarsi di qualcosa”, ha concluso.

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