In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Perché ci si ammala di più? Le risposte dell'esperto

Salute e Benessere
©Getty

Sembra che quest'anno ci sia una maggiore diffusione delle malattie respiratorie, ma è davvero così? A rispondere a questa domanda, in un'intervista la Corriere della Sera, è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

I virus respiratori stanno colpendo gli italiani, nell'ultima settimana sono 883mila le persone a letto, il 25% in più rispetto alla settimana precedente. A colpire (22% delle infezioni) è soprattutto l'influenza e in sei regioni italiane è stata raggiunta la soglia di incidenza alta. Sembra che quest'anno ci sia una maggiore diffusione delle malattie respiratorie, ma è davvero così? A rispondere a questa domanda, in un'intervista la Corriere della Sera, è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano.

Le cause

“Il freddo molto intenso che abbiamo subito ha un’azione di riduzione della capacità delle difese immunitarie, in particolare sulle vie respiratorie perché il freddo, ma soprattutto lo sbalzo termico cui ci sottoponiamo entrando in una casa calda, blocca la clearance mucocigliare – ha spiegato Pregliasco al quotidiano - È uno degli elementi protettivi delle vie respiratorie, è il continuo 'lavaggio e rinnovo' del muco che viene prodotto a livello dei bronchioli. Le ciglia vibratili che si trovano sulle vie respiratorie esercitano un’azione come ci fosse una paletta che rinnova questa 'vernicetta appiccicosa'. Lo sbalzo termico ferma le ciglia vibratili: il muco scivola, non cambia e il virus penetra”. Non c'è solo questo meccanismo a influire sulla salute “il freddo ha un’azione propria, per quanto indiretta, di riduzione delle difese immunitarie, rallentando la circolazione del sangue e quindi il rinnovo delle difese, cioè dei linfociti. Poi c’è il fatto che ci si ritrova in ambienti chiusi con scarsa ventilazione”.

approfondimento

Covid, da variante Pirola a Eris: i sintomi e cosa fare se contagiati

Le infezioni

“C’è una stagione influenzale tosta, simile un po’ a quella dell’anno scorso, però ci sono tantissimi contagi di altri virus (come il Covid) che sono stati un po’ 'declassati' perché nella gran parte dei casi non creano grossi problemi – ha proseguito Pregliasco parlando al Corriere - Sicuramente c’è il virus respiratorio sinciziale che è un protagonista rispetto agli altri e poi c’è stato il micoplasma pneumoniae nei bambini. I virus respiratori sono 263 tra tipi e sottotipi, in più abbiamo una notevole quota di Covid che in qualche modo è diventato più buono ma molto presente in termini quantitativi. Le infezioni respiratorie precedenti in qualche modo peggiorano la risposta ad altri virus che quindi sono facilitati in una successiva infezione. Anche i batteri, per esempio lo streptococco pneumoniae , si diffonde bene grazie a una prima infezione che abbassa le difese immunitarie, quando siamo in convalescenza abbiamo maggiore fragilità”.

approfondimento

Covid, domande e risposte sui vaccini e su come comportarsi a Natale

Prevenzione

“A livello fisiologico è importante un’alimentazione sana e bilanciata – h aggiunto il virologo indicando le possibili attività di prevenzione – La rinuncia al fumo e magari l’eventuale assunzione, per esempio, di vitamina B12 o vitamina C, che ha una sua azione antinfiammatoria e di stimolo del sistema immunitario e poi l’attenzione allo sbalzo termico”. Cappello e sciarpa davanti alla bocca “sono importanti perché proteggono le prime vie aeree e anche il vestirsi a cipolla è fondamentale proprio nell’ottica della prevenzione. Poi le regole di protezione, come l’uso delle mascherine e la ventilazione degli ambienti. Infine, le vaccinazioni consigliate. È giusto godersi la nuova normalità, ma per essere sereni occorre proteggere i fragili e gli anziani con la vaccinazione e fare loro il tampone per far sì eventualmente che possano utilizzare il farmaco antivirale contro il Covid”, ha infine detto Pregliasco concludendo l'intervista al Corriere della Sera.

approfondimento

Polmoniti da mycoplasma nei bambini, Iss: due casi in Italia