
Sindrome da rientro dalle vacanze, cos'è e come superarla
Secondo la ricerca “Applied Research in Quality of Life” il picco di felicità per aver staccato la spinta ha un orizzonte temporale di un paio di settimane, poi subentrano ansia e disagio per la ripresa della routine quotidiana. Ecco come affrontarla

Disfare la valigia dopo una vacanza può coincidere con l’aumento di sensazioni negative. Ecco perché, secondo gli esperti, queste emozioni si verificano e quali trucchi si possono attuare per ritrovare la concentrazione necessaria a riprendere la vita di tutti i giorni
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Secondo la ricerca “Applied Research in Quality of Life” staccare la spina in vacanza innalza il picco di felicità che resiste fino a due settimane dopo il rientro. Nel momento di tornare al lavoro o a scuola, tuttavia, monta spesso una sensazione di disagio e di ansia del tutto simile a quella “paura della domenica” che si prova alla fine del weekend
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Rebecca Brendel, direttore del centro di Bioetica Harvard Medical School ha definito questo stato d’animo “post-vacation blues”, espressione mutuata dal famoso “monday blues”, caratterizzato da un senso di perdita per la fine di qualcosa di gioioso. Sintomi come insonnia, irritabilità e umore basso possono manifestarsi durante la discesa del picco di felicità prodotto dalle vacanze e ostacolare la ripresa delle attività
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Per determinate persone controllare almeno una volta al giorno la posta elettronica quando si è in vacanza aiuta ad affrontare la paura dell’ignoto una volta rientrati. Per altre invece staccare la spina serve a recuperare le energie per affrontare le mansioni in base al ruolo ricoperto

Come sottolineato dallo psicologo Guy Winch lo stress legato al lavoro subentra più in generale quando non si è in servizio: rimuginare nei tempi morti concessi durante le ferie crea un senso di “impotenza” per non agire su una determinata situazione che invece aumenta l'autostima

Per chi non vuole dimenticare la gioia provata durante una vacanza gli esperti consigliano qualche trucco pratico come usare le carte di imbarco come segnalibri, mettere come foto del desktop sul pc la meta nel quale si è stati o indossare vestiti acquistati durante l'ultimo viaggio

Tra i consigli per mitigare gli effetti negativi della "sindrome del rientro" rientrano anche l’annotazione su un diario dei ricordi più belli della vacanza a partire da qualcosa di nuovo che si è imparato a fare. Ma anche gesti come ripristinare gli orari dei pasti o del sonno contribuiscono a ritrovare l'equilibrio post-vacanza

Per tornare serenamente alla routine gli esperti suggeriscono di programmare incontri con amici e parenti in modo da allievare il senso di perdita facendo rivivere i ricordi positivi

La programmazione aiuta a superare i disagi legati alla fine della vacanza. Ed ecco che per provarne i benefici basta, per esempio, leggere un libro sul luogo che si desidererebbe visitare, curiosare sui siti di voli aerei o immaginare il progetto che si potrebbe realizzare stando a casa
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A livello mentale, occorre poi intervenire sulle aspettative evitando di pensare al rientro dalle vacanze come un cambiamento interiore radicale. Charles Samenow, professore associato di Psichiatria e scienze comportamentali presso la facoltà di Medicina della George Washington University, raccomanda di tracciare un confine tra il tempo lavorativo e quello personale
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