Covid, Iss: diminuisce l’incidenza dei casi. L'Rt sale a 1,10

Salute e Benessere

È quanto emerge dall’ultimo rapporto settimanale stilato dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità (Iss)

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Dall’ultimo rapporto settimane sul Covid, stilato dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità (Iss), emergono lievi variazioni per quanto riguarda l’incidenza e l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici. La prima è leggermente diminuita passando dai 39 casi su 100mila abitanti della precedente rilevazione (21-27 aprile) ai 35 di quella attuale (28 aprile-4 maggio). Il secondo, invece, è aumentato di poco, arrivando a 1,10 (sopra la soglia epidemica) nel periodo compreso tra il 12 e il 25 aprile. Il rapporto spiega che, invece, “l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e sotto la soglia epidemica”.

Covid, la situazione nelle terapia intensive

Per quanto riguarda i reparti Covid, il rapporto evidenzia che il tasso di occupazione delle terapie intensive è stabile all’1,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 4 maggio). Nella precedente rilevazione, risalente al 27 aprile, era all’1%. Nelle aree mediche, il tasso di occupazione a livello nazionale è passato dal 4,7% (27 aprile) al 4,4%, scendendo di poco. 

 

Tra le regioni, otto sono a rischio moderato e undici a rischio basso. Solo una è a rischio elevato a causa di molteplici allerte di resilienza, mentre un’altra è impossibile da valutare a causa della mancata trasmissione dei dati (ed è pertanto equiparata a rischio alto). Nel rapporto si legge che “quindici regioni e provincie autonome riportano almeno un’allerta di resilienza. Sei regioni riportano molteplici allerte di resilienza”.

 

Oms: “L’evoluzione del virus è imprevedibile”

Nel corso dell’ultima riunione del Comitato per l’emergenza Covid, Tedros Ghebreyesus, il direttore generale dell’Oms, ha dichiarato che l’attuale andamento dei contagi ha reso possibile un ritorno alla normalità in molti Paesi. Ha però evidenziato che “persistono alcune criticità in merito all’evoluzione del virus, che rendono difficile poter prevedere le dinamiche future di trasmissione o la sua stagionalità”. In queste ore, il Comitato dell’Oms sta valutando se inoltrare o meno un parere positivo in merito alla fine dello stato di emergenza sanitaria nazionale, decretato il 30 gennaio del 2020.

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