Covid, Usa e Giappone toglieranno l’obbligo di vaccino per i viaggiatori internazionali

Salute e Benessere

La restrizione, introdotta nel 2020, è una delle poche ancora in vigore e la sua abolizione corrisponde al termine dello stato di emergenza sanitaria

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Dall’11 maggio i dipendenti federali e i viaggiatori internazionali non saranno più obbligati a vaccinarsi contro il Covid-19 per entrare negli Stati Uniti. La restrizione, introdotta nel 2020, è una delle poche ancora in vigore e la sua abolizione corrisponde al termine dello stato di emergenza sanitaria, che era stato comunicato lo scorso 30 gennaio dal presidente Joe Biden tramite una lettera inviata al Congresso. Oltre agli Stati Uniti, anche il Giappone toglierà l’obbligo a partire dall’8 maggio.

Covid, l’allentamento delle misure negli Usa

L’allenamento delle misure per i viaggiatori internazionali era già iniziato lo scorso giugno, quando era stato eliminato il requisito secondo il quale l’accesso al Paese era autorizzato solo a chi, dopo essere sceso dall’aereo, si sottoponeva a un tampone e risultava negativo. Tuttavia fino ad oggi era rimasto in vigore il requisito di avvenuta vaccinazione (da dimostrare esibendo un Green Pass o un altro documento analogo) per la maggior parte dei turisti stranieri.

 

Nella nota della Casa Bianca si legge che l’obbligo di vaccinazione voluto dall’attuale amministrazione ha permesso di garantire la sicurezza dei lavoratori, compresi quelli attivi nei settori dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione, e ha rallentato la diffusione di nuove varianti del Coronavirus. Pur continuando a sostenere l’importanza di vaccinarsi per proteggersi dal Covid, il governo ha riconosciuto che quella attuale è una fase diversa della pandemia, che richiede delle misure meno restrittive. 

 

Dai dati diffusi dai Centers for Disease Control and Prevention, oltre l’81% dei cittadini statunitensi è completamente vaccinato contro Sars-CoV-2, anche se nel corso del tempo l’interesse nei confronti del vaccino è calato. Infatti, solo il 17% dei residenti negli Usa ha ricevuto l’ultima dose di richiamo bivalente.

La scelta del Giappone

Come riportato da Nikkei, uno dei più importanti quotidiani nipponici, il Giappone smetterà di richiedere una prova di vaccinazione ai viaggiatori a partire dall’8 maggio, la stessa data in cui il Covid-19 sarà riclassificato come una malattia di Classe 5, al pari, per esempio, dell’influenza. Finora la patologia era stata inserita nella Classe 2, assieme alla tubercolosi e ad altre sindromi respiratorie acute. Le novità sono state annunciate dal ministro della Salute Katsunobu Kato e non sono state ben accolte da tutti. Secondo alcuni esperti di malattie infettive sarebbe opportuno continuare a portare avanti misure di sicurezza come l’uso della mascherina da parte delle persone anziane o debilitate. 

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