Covid, a fine aprile scade l'obbligo di mascherine negli ospedali: i pareri degli esperti
Dal primo maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie, negli ambulatori e negli studi medici. Sul tema ci sono opinioni contrastanti. Bassetti: "Mi auguro non si prolunghi l'obbligo". Cartabellotta: "Va mantenuto"
Dal primo maggio, se il Ministero della Salute non deciderà diversamente, non sarà più imposto di indossare la mascherina in tutte le strutture sanitarie, ospedali, ambulatori e studi medici. Il governo Meloni ha prorogato l'obbligo a fine mese e, a meno di 2 settimane dalla scadenza, si riflette sull'opportunità di mantenerlo. Ma cosa ne pensano gli esperti?
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Prima di tutto va sottolineato che fra le ipotesi sul tavolo c’è anche quella di lasciare la scelta ai direttori generali. Intanto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha invitato di recente a non avere un approccio "ideologico" e gli esperti, anche se sembrano divisi, sono concordi sull'importanza di lasciare la protezione nelle zone dove ci sono i pazienti più fragili
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"Mi auguro non si prolunghi l'obbligo di mascherina nelle strutture sanitarie, anche se, in situazioni dove è consigliata e opportuna, continuerò a utilizzarla e chiedere agli altri di farlo. Dobbiamo però uscire dalla dimensione dell'obbligo, è il momento di trattare il Sars-Cov-2 come altri virus simili. Farlo avrebbe ricadute positive su molti aspetti che appesantiscono l'organizzazione ospedaliera, legati ad esempio ai tamponi”, dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova
"Naturalmente - prosegue Bassetti - continuerò a utilizzare la mascherina in ospedale se entro nella stanza di un immunodepresso o se sono a contatto con una persona potenzialmente infetta, così come lo facevo anche prima dell'obbligo di mascherine introdotto nel 2020 per frenare la diffusione del Sars-Cov-2. E chiederò di farlo anche a chi lavora con me e ai familiari che intendono andare a trovare questi pazienti"
Metterlo però sul piano dell'obbligo ora "non ha senso perché il Sars-Cov-2 non è più grave, oggi, rispetto a altri virus respiratori". Lo stop all'obbligo di mascherina, prosegue Bassetti, "è un modo per tornare alla normalità su altri aspetti strettamente connesso"
"Personalmente ritengo che l'obbligo di mascherina in ospedale e negli ambienti sanitari vada mantenuto ovunque. In subordine, in ambito ospedaliero l'obbligo potrebbe essere circoscritto solo a reparti dove sono ricoverati pazienti fragili, immunodepressi e a rischio di infezioni. E in altri contesti, ad esempio ambulatori affollati con lunghe attese, per contenere la circolazione di patogeni, in particolare durante la stagione influenzale", spiega invece Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione Gimbe
Per Cartabellotta, "le infezioni nosocomiali non riguardano soltanto il Covid. Gli ospedali tendono a selezionare batteri di un certo tipo anche resistenti agli antibiotici"
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