
Fumo, in arrivo nuovi divieti anche all'aperto e per sigarette elettroniche
Il testo del provvedimento, secondo quanto riportato da Quotidiano Sanità, sarebbe pronto in bozza: al suo interno anche l'addio alle sale fumatori in locali e aeroporti e lo stop alla possibilità di fumare nei dehors di bar e ristoranti

Niente fumo, neanche all’aperto. Vent’anni dopo la legge Sirchia, che sancì le prime limitazioni al consumo di tabacco in pubblico, è in arrivo una nuova stretta sul consumo di sigarette: il testo del provvedimento sarebbe già stato scritto dai tecnici del Ministero della Salute, come riporta Quotidiano Sanità
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Già lo scorso gennaio, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva annunciato di voler estendere i divieti di fumo in molti luoghi. Se il testo fosse approvato nella versione che sta circolando al Ministero, non si potrà più ad esempio fumare nei parchi. Nei locali al chiuso verrebbe invece eliminata la possibilità di destinare una sala ai fumatori
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Sigarette al bando anche nei dehors di ristoranti e bar e alle fermate dei mezzi pubblici, dagli autobus ai traghetti. Divieto assoluto di fumare vicino a donne in gravidanza e a bambini. Le nuove norme dovrebbero applicarsi anche alle sigarette elettroniche e prodotti simili
Sigarette, verso nuova stretta sul fumo
Secondo altre indiscrezioni, il provvedimento andrà a chiudere le sale fumatori negli aeroporti e limiterà le possibilità di fare pubblicità alle sigarette elettroniche, sulla scia di quanto già previsto per il tabacco tradizionale
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Dati Istat alla mano, i fumatori di sigarette elettroniche sono passati dagli 800mila del 2014 al milione e mezzo del 2021, composto soprattutto da giovani e giovanissimi. ''Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali", scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che "da ex fumatore" dice che "il divieto di fumarle all’aperto appare esagerato"
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Non la pensa allo stesso modo Roberta Pacifici, direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto superiore di Sanità, che avverte: a differenza di quanto sostenuto da molti, non si hanno dati scientifici sul fatto che questi prodotti “aiutino a smettere di fumare e di utilizzare nicotina”

Anzi: le informazioni a disposizione dell’Iss, continua Pacifici, dimostrano "che contribuiscono alla iniziazione, alla recidiva di chi aveva smesso e ostacolano anche la cessazione, cioè il percorso di condivisione che le persone intraprendono proprio per liberarsi da questa dipendenza”. A questo si aggiunge il fatto che “l'87% di chi consuma sigaretta elettronica è un consumatore duale”, ossia “consuma sia quella elettronica sia quella tradizionale”

Ogni anno i morti per il tabacco in Italia sono 93mila. Si tratta del 20,6% di tutti i decessi, denuncia la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima). Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in tutto il mondo, entro il 2030 il fumo arriverà a provocare otto milioni di morti all’anno

Nel 2022, secondo i dati dell'Iss, quasi un italiano su quattro (il 24% della popolazione) era un fumatore: il trend è in ripresa dopo anni di calo. Quando entrò in vigore, la legge Sirchia fu accolta da forti polemiche. Tuttavia, negli anni successivi, come certifica l'Istat, portò alla riduzione dei ricoveri per infarto del 5% ogni anno e alla diminuzione del 25% delle vendite dei prodotti del tabacco

Poche settimane fa, il ministro Schillaci - "vista la preoccupante diffusione di stili di vita non salutari" - aveva detto di voler "affrontare la prevenzione e il contrasto del tabagismo, che è tuttora la principale causa di morbosità e mortalità prevenibile in Italia"

L'obiettivo è anche quello di raggiungere i traguardi previsti dal Piano Europeo contro il cancro 2021, per "creare una 'generazione libera dal tabacco', nella quale meno del 5% della popolazione consumi tabacco entro il 2040", ha detto Schillaci
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