
Influenza aviaria, sale circolazione in Italia: cos'è e cosa sappiamo
Aumenta in tutta Italia la circolazione dell'influenza aviaria tra gli uccelli selvatici, come evidenziato dai dati del Centro di referenza nazionale ed europeo per l'influenza aviaria presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Il direttore di Unaitalia, associazione delle imprese della filiera avicola italiana, però rassicura: "Nessun focolaio di aviaria negli allevamenti italiani"

L'influenza aviaria è una malattia degli uccelli originata da un virus: esistono diversi tipi di virus influenzali che colpiscono questi animali, quelli più predisposti sono in particolare quelli acquatici. Il virus dell'influenza aviaria di solito non infetta gli esseri umani, tranne in rari casi rinvenuti nel corso degli anni
Influenza aviaria, come si trasmette all'uomo
L'influenza aviaria sta quindi circolando nel territorio italiano così come accade in altri paesi europei e non solo, in cui aumentano i casi riscontrati anche nel pollame o negli animali mammiferi selvatici, più raro nei mammiferi domestici. I dati forniti a partire da settembre 2022 in Italia hanno evidenziato 79 casi di positività tra i gabbiani (19), le alzavole (13), i germani (10) oltre ad altri esemplari di rapaci e anatidi. Sono al vaglio anche altri casi rinvenuti sempre su gabbiani
Influenza aviaria, la situazione in Argentina
Al momento in Italia non ci sono casi accertati di influenza aviaria tra i mammiferi, ma sono previste attività di monitoraggio anche su queste specie. Per quanto riguarda gli uccelli domestici invece, dopo l'ondata che ha colpito soprattutto il nord est tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022, la situazione è notevolmente migliorata, con l'ultimo caso che risale a fine dicembre scorso

Alcuni ceppi del virus hanno dimostrato grande capacità adattiva mutando nel corso del tempo. Si è analizzato ad esempio come i visoni possano consentire il riassortimento genetico di diversi virus, dai quali potranno emergere varianti più pericolose

Al momento il virus non è in grado di causare un contagio inter-umano, tuttavia le sue caratteristiche non escludono che nel tempo possa sviluppare la capacità di trasmissione da uomo a uomo

Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia, l'associazione delle imprese della filiera avicola italiana, ha rassicurato: "Non ci sono focolai di aviaria negli allevamenti italiani, ma vista l'alta circolazione nelle specie selvatiche stiamo quotidianamente in contatto con le autorità veterinarie regionali e del ministero della Salute"
Focolaio di influenza aviaria tra i visoni in Spagna