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Covid, Rezza a Sky TG24: "Non c'è motivo di allarmismi"

Salute e Benessere

"Non abbiamo particolari motivi di allarme o preoccupazione perché la situazione epidemiologica è piuttosto buona", ha dichiarato Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ai microfoni di Sky TG24

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Intervenuto ai microfoni di Sky TG24, Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, si è espresso sull’attuale situazione epidemiologica relativa al Covid in Italia. "Non abbiamo particolari motivi di allarme o preoccupazione perché la situazione epidemiologica è piuttosto buona. Sembra che l’evoluzione di quella che ormai, diciamo, da noi è una sorta di endemia con delle piccole ondate di entità limitata, sembra essere sotto controllo. Questo è chiaro. Sotto le feste dopo può esserci magari anche una ripresa delle infezioni, lo sappiamo, non parlo solo del Covid ma anche dell’influenza", ha dichiarato. 

"Italia ha un'immunità elevata"

Qual è la differenza con l'Italia e con l'Europa? "Che noi - ha risposto Gianni Rezza -abbiamo un'immunità a livello di popolazione elevata perché, innanzi tutto ci siamo vaccinati con vaccini che erano molto efficaci, adesso lo sono soprattutto per prevenire le conseguenze più gravi della malattia; secondo, abbiamo ottenuto delle coperture vaccinali molto elevate anche e soprattutto nella popolazione anziana e tra i fragili; terzo, siamo stati esposti al virus perché abbiamo avuto una serie di ondate. Abbiamo molte persone che sono vaccinate e che hanno fatto anche l'infezione naturale". Per quanto riguarda la Cina, invece, ha aggiunto Rezza, "c'è un'ampia popolazione suscettibile perchè i provvedimenti che hanno preso hanno impedito al virus di circolare".

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La situazione Covid in Italia

 

Per quanto riguarda l’andamento della pandemia di Covid-19 in Italia, in base ai dati emersi nell'ultimo monitoraggio settimanale curato dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute, risulta in calo l'indice di trasmissibilità Rt, al pari dell'incidenza dei casi di Covid-19. L'incidenza settimanale a livello nazionale risulta, invece, pari a 207 casi ogni 100mila abitanti, contro 233 ogni 100.000 abitanti di sette giorni fa. Negli ospedali, sempre a livello nazionale, dal report è emerso che risulta sostanzialmente stabile il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid in terapia intensiva, mentre ha registrato un calo il numero di positivi al Sars-CoV-2 nei reparti ordinari. Il bollettino mensile dell'Iss sulle varianti relativo a dicembre, che riporta le sequenze genomiche depositate settimanalmente dai laboratori regionali sulla piattaforma I-Co-Gen (Italian COVID-19 Genomic), evidenzia che in Italia la variante Gryphon - quella che in Cina potrebbe aver contribuito allo scoppio della pandemia - è stabile al 2%. Il valore, dunque, rimane sostanzialmente costante rispetto al bollettino di novembre. L’approfondimento, relativo al periodo 14 novembre 2022 - 25 dicembre 2022, riporta che la quasi totalità dei casi è dovuta alla variante Omicron. "Si continua a monitorare anche la circolazione del ricombinante XBB (ricombinante dei sotto-lignaggi BA.2.10.1 e BA.2.75) e dei relativi sottolignaggi, recentemente definito 'Gryphon'. Questi ricombinanti sono considerati da diverse settimane varianti di interesse per la presenza di mutazioni associabili a capacità di immuno-evasione. Al momento le sequenze presenti nella piattaforma sono pari al 2% del totale, un valore sostanzialmente stabile rispetto al bollettino di novembre", si legge nel comunicato dell’Istituto Superiore di Sanità.

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