Tumori, dal Policlinico Gemelli un kit digitale per monitorare pazienti a casa

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Presso il Gemelli ART è stato avviato un nuovo progetto digitale per l'assistenza e il monitoraggio a domicilio dei pazienti in trattamento oncologico. Si chiama Kit 2.0 ed è l'ampliamento del progetto Kit 1, attivato a inizio pandemia

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Nuovi servizi per i pazienti con tumore alla Fondazione Policlinico Gemelli Irccs. Presso il Gemelli ART (Advanced Radiation Therapy) è stato avviato un nuovo progetto digitale per l'assistenza e il monitoraggio a domicilio dei pazienti in trattamento oncologico. Si chiama Kit (Keep in Touch) 2.0 ed è l'ampliamento del progetto Kit 1, attivato a inizio pandemia.

L'app Kit: come funziona

Come riferito in una nota, il nuovo progetto, tramite l'utilizzo di servizi web e app, prevede la realizzazione di una rete di assistenza che consente di seguire il paziente a casa e di identificare le situazioni più ad alto rischio, tramite l'acquisizione di informazioni finora non facilmente reperibili ma potenzialmente utili. Al centro del progetto, un'app mobile, chiamata Kit, tramite la quale il paziente da casa può comunicare con il medico oncologo radioterapista e monitorare la propria situazione clinica, anche attraverso smartwatch che permettono di avere informazioni continue su diversi aspetti della salute, come il battito cardiaco, le attività, le calorie.

Kit 2.0: cosa offre

Oltre all'app, Kit 2.0 offre un servizio ChatBot automatico attraverso messaggistica istantanea per favorire la comunicazione paziente-ospedale mediante sistemi di intelligenza artificiale. Inoltre, nell'ambito dell'iniziativa, il portale informativo della radioterapia del Policlinico Gemelli è stato completamente ristrutturato diventando una piattaforma dedicata alla comunicazione con il paziente attraverso l’introduzione di Faq (Frequently Asked Questions).  
“L’utilizzo di tale tecnologia apporta notevoli benefici per i pazienti. In particolare è possibile avere un monitoraggio continuo del paziente, una ottimizzazione delle comunicazioni con l’ospedale di riferimento e una riduzione dell’iper-ospedalizzazione nei pazienti in base ai fattori di rischio grazie ad un servizio di telemedicina di alta qualità”, ha riferito  il professor Vincenzo Valentini direttore del Gemelli ART. "I dati raccolti mediante l’utilizzo della tecnologia KIT 2.0 verranno integrati ed elaborati da una learning machine che attraverso un sistema di intelligenza artificiale consentirà al medico radioterapista di intercettare eventuali criticità nel percorso di cura del singolo paziente e soprattutto consentirà di intervenire in maniera personalizzata sulla terapia di ciascun paziente”, ha aggiunto il dottor Luca Tagliaferri, responsabile dell’unita di Radioterapia Interventistica e principal investigator del progetto.

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