Bruce Lee, uno studio rileva le cause della morte: iponatremia

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Uno studio pubblicato sul numero di dicembre del Clinical Kidney Journal afferma di aver risolto il giallo. Secondo i ricercatori, Lee potrebbe essere morto per iponatremia

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Le cause della morte di Bruce Lee sono ancora oggi oggetto di discussione, in quanto non vi è assoluta certezza di quello che accadde la notte del 20 luglio 1973, a Hong Kong, quando la leggenda delle arti marziali morì in circostanze misteriose a soli 32 anni. Tuttavia, uno studio pubblicato sul numero di dicembre del Clinical Kidney Journal, afferma di aver risolto il giallo.

La morte di Bruce Lee

 

La ricerca, condotta da un team spagnolo specializzato in problemi renali, e rilanciata sui media americani, indica che Lee possa essere morto "per una forma specifica di disfunzione renale, ossia l'incapacità di espellere abbastanza acqua". Secondo i ricercatori la causa potrebbe essere l'iponatremia, ovvero una concentrazione "anormalmente" bassa di sodio nel sangue, condizione che può essere causata quando si ha troppa acqua nel corpo. La Mayo Clinic, una rinomata organizzazione no profit per la ricerca medica e la pratica che si trova a Rochester (Minnesota), Jacksonville (Florida) e Phoenix (Arizona), ha infatti spiegato che il sodio, come elettrolita, aiuta a regolare la quantità di acqua che circonda le cellule, trovandosi al loro interno. Quasi 50 anni fa i medici, tuttavia, stabilirono che la causa del decesso fosse da attribuire a un edema celebrale.

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Le parole dei ricercatori

 

"Ipotizziamo che Bruce Lee sia morto per una forma specifica di disfunzione renale: l'incapacità di espellere acqua a sufficienza per mantenere l'omeostasi. Questo può portare a iponatremia, edema cerebrale e morte entro poche ore se l'eccessiva assunzione di acqua non è accompagnata dall' escrezione del liquido nelle urine. l fatto che siamo costituiti per il 60% da acqua non ci protegge dalle conseguenze potenzialmente letali di bere acqua a una velocità superiore a quella che i nostri reni possono espellere", spiegano i ricercatori nello studio. Recentemente Shannon Lee, la figlia di Bruce Lee, ha pubblicato un libro sulla vita e i ricordi del padre per preservarne l’eredità artistica e umana, dal titolo 'Be water, my friend'. 

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