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Sono nati due gemelli da embrioni congelati nel 1992: record per i neonati più vecchi

Salute e Benessere
©Getty

Lydia e Timothy Ridgeway potrebbero essere i neonati più vecchi al mondo. I due, infatti, sono nati da embrioni congelati 30 anni fa, precisamente il 22 aprile 1992. La notizia è stata riportata dalla Cnn

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Nonostante siano nati solamente 3 settimane fa, Lydia e Timothy Ridgeway potrebbero essere i neonati più vecchi al mondo. I due, infatti, sono nati da embrioni congelati 30 anni fa, precisamente il 22 aprile 1992. Per quasi tre decenni sono stati conservati su minuscole cannucce tenute in azoto liquido a quasi 200 gradi sotto zero, in un dispositivo che assomiglia molto a un serbatoio di propano. Nati in Oregon, secondo il National Embryo Donation Center i due piccoli potrebbero aver stabilito un nuovo record, quello di bambini ad essere stati concepiti vivi dagli embrioni più vecchi: Molly Gibson, nata nel 2020 da un embrione congelato per quasi 27 anni, era il precedente ‘detentore’. A sua volta Molly aveva sottratto il ‘record’ alla sorella Emma, nata da un embrione congelato per 24 anni. La notizia è stata riportata dalla Cnn.

Le parole dei genitori

 

"C'è qualcosa di sbalorditivo in tutto questo", ha detto Philip Ridgeway, il padre. "Avevo 5 anni quando Dio ha dato la vita a Lydia e Timothy, e da allora sta preservando quella vita. In un certo senso, sono i nostri figli più grandi, anche se sono i più piccoli", ha aggiunto Ridgeway. La famiglia, infatti, ha altri quattro figli, di 8, 6, 3 e quasi 2 anni, concepiti senza ricorrere a fecondazione assistita o a donatori. Gli embrioni, inizialmente creati per una coppia di coniugi tramite fecondazione in vitro, sono stati conservati in un laboratorio di fertilità della costa occidentale fino al 2007. Lì, la coppia - rimasta anonima - ha deciso di donarli al National Embryo Donation Center di Knoxville, nel Tennessee, nella speranza che qualcun altro potesse utilizzarli. Il nome medico del processo a cui si sono sottoposti i Ridgeway è 'donazione di embrioni'. Nella fecondazione in vitro, infatti, le persone  possono produrre più embrioni di quelli che utilizzano. Questi embrioni possono essere crioconservati per usi futuri, per donazioni scientifiche, o possono essere donati a persone che desiderano avere figli. Ovviamente, devono soddisfare le linee guida della Food and Drug Administration statunitense per essere donati.

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Il termine adozione

 

Tuttavia, molti chiamano il processo di donazione 'adozione di embrione'. L'American Society for Reproductive Medicine ha voluto far chiarezza, affermando: "L'applicazione del termine 'adozione' agli embrioni è imprecisa, fuorviante e potrebbe comportare oneri per i riceventi e dovrebbe essere evitata". Adozione e donazione non sono la stessa cosa, infatti. "L'adozione si riferisce a bambini vivi. È un processo legale attraverso il quale si crea un rapporto genitore-figlio che prima non esisteva", ha affermato il dottor Sigal Klipstein, specialista della fertilità con sede a Chicago e presidente del comitato etico dell’American Society for Reproductive Medicine. La donazione di embrioni, diversamente, è una procedura medica, ha concluso l'esperto. "Non abbiamo mai avuto in mente un numero fisso di figli che avremmo voluto avere", ha detto ancora Philip Ridgeway. "Abbiamo sempre pensato che ne avremo quanti Dio vorrà darcene e... quando abbiamo sentito parlare dell'adozione di embrioni, abbiamo pensato che era una cosa che ci sarebbe piaciuta fare". "Quando abbiamo iniziato, sapevamo di poter confidare nel fatto che Dio avrebbe fatto tutto ciò che aveva sovranamente pianificato e che la loro età non aveva alcun peso. Si trattava solo di capire se era o meno nei piani di Dio", ha dichiarato Rachel Ridgeway, la madre.