"Mai ho pensato di abbandonare l'uso delle mascherine negli ospedali e Rsa. Nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto alla cura e la difesa della salute", ha dichiarato Schillaci
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Il nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, è intervenuto alla Camera per rispondere ad un'interpellanza urgente del Pd riguardante la campagna vaccinale e l'epidemia di Covid-19. "In Italia dal 27 dicembre 2020", ovvero il giorno di avvio delle vaccinazioni anti-Covid, "al 31 gennaio 2022, i dati consentono di stimare che la campagna vaccinale contro Covid-19 ha permesso di evitare oltre 500mila ospedalizzazioni, oltre 55mila ricoveri in terapia intensiva e circa 150mila decessi. Questi dati confermano l'importanza della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi". Il ministro ha poi chiarito che, in nessun momento, "l'importanza della vaccinazione è stata messa in discussione dal governo. E nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto alla cura e la difesa della salute".
L’intervento di Schillaci
Schillaci è poi intervenuto anche sull’uso delle mascherine, argomento molto discusso nelle ultime settimane. "Mai ho pensato di abbandonare l'uso delle mascherine negli ospedali e Rsa". E che, per quanto riguarda la pubblicazione dei dati relativi a nuovi contagi e decessi da Covid-19, "la raccolta dei dati continua ad essere giornaliera e pertanto solo la pubblicazione dei dati è settimanale ma i dati sono sempre disponibili. Rimane garantita alle autorità competenti la possibilità di acquisire le informazioni necessarie anche quotidiane, e se ci fossero cambiamenti sarebbero comunicati”. Il ministro ha poi anticipato un’iniziativa futura. "Dal 1 dicembre prossimo il mio dicastero, in collaborazione con il Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, avvierà una campagna di comunicazione mediante spot televisivi e radiofonici, da diffondere sia sulle reti Rai che sugli altri network nazionali e locali, per promuovere la vaccinazione anti Covid-19 e la vaccinazione antinfluenzale. Nella campagna informativa, che sarà la principale per il periodo dicembre 2022-gennaio 2023, verrà anche ricordato che le due vaccinazioni, quella anti Covid-19 quella antinfluenzale, possono essere eseguite in una sola seduta. Questa iniziativa fa seguito agli ordinari strumenti di comunicazione del ministero della Salute, sia web che social, da sempre finalizzati a promuovere il vaccino anti Covid-19 e in questo periodo anche il vaccino antinfluenzale".
approfondimento
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Alcuni dati
"Il 90,5% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale in Italia", ha infine ricordato Schillaci. Nello specifico: "Al 16 novembre, nel corso dell'attuale campagna vaccinale anti-Covid, in Italia sono state somministrate 142.331.373 dosi; il ciclo vaccinale è stato completato da 48.702.525 persone, pari al 90,20% della popolazione over 12; la pima dose di richiamo (booster) è stata effettuata da 40.316.426 persone, pari all'84,51% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale, che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi; la seconda dose di richiamo è stata somministrata a 4.698.063 persone, pari al 24,57%". Mentre nella fascia pediatrica, ha ricordato Schillaci, "il 32,27% della popolazione di 5-11 anni ha completato il ciclo vaccinale primario contro Covid-19, pari a 1.289.402 soggetti". Infine, Schillaci ha toccato il tema degli antibiotici, ricordando che l’uso prudente di questi è "un argomento particolarmente importante. Abbiamo visto come sono aumentati i decessi per abuso di antibiotici. È quindi fondamentale razionalizzarne uso, ricordando che sono un presidio indispensabile per la cura di tantissime malattie". Ricordando cosa prevede l’attuale campagna vaccinale anti-Covid, e le fasce a cui è rivolta, Schillaci ha anche sottolineato l’impegno nel riattivare i programmi di screening oncologici, al fine di provare a recuperare i ritardi accumulati in pandemia. "La pandemia ha determinato enormi ritardi negli screening oncologici, con conseguenze letali, perché inevitabilmente porteranno a una maggiore gravita delle malattie diagnosticate. I programmi di screening, anche se con tempistiche e modalità diverse nelle regioni, sono stati riattivati dopo la fase di emergenza ma l'impegno deve essere massimo per recuperare il ritardo accumulato".
Schillaci: "Decreto e non ordinanza per revisione isolamento"
Per la revisione dell’isolamento dei casi Covid "non ci sarà una semplice ordinanza ma un decreto perché bisogna modificare una legge quindi ci vorrà qualche giorno", ha riferito il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della presentazione a Roma, nella sede del ministero degli Esteri, della Settimana della cucina italiana.
"Abbiamo le idee chiare sul protocollo", ha aggiunto Schillaci, “con i 5 giorni di isolamento per gli asintomatici e per chi non ha la malattia virulenta".