Vaiolo scimmie, contagio potrebbe avvenire attraverso tatuaggi e piercing. Lo studio
Salute e BenessereLa trasmissione potrebbe avvenire nel caso in cui gli strumenti utilizzati non siano stati adeguatamente sterilizzati. È quanto emerso da un nuovo studio pubblicato su The Lancet Infectious Diseases, che descrive quanto accaduto a Cadice, in Spagna, dove negli scorsi mesi è stato identificato un cluster di infezioni da Monkeypox legato a un'attività di piercing e tatuaggi
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La trasmissione del vaiolo delle scimmie potrebbe avvenire anche durante l'esecuzione di un tatuaggio o di un piercing nel caso in cui gli strumenti utilizzati non siano stati adeguatamente sterilizzati. È quanto emerso da un nuovo studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases, che descrive quanto accaduto a Cadice, in Spagna, dove negli scorsi mesi è stato identificato un cluster di infezioni da Monkeypox legato a un'attività di piercing e tatuaggi. Sebbene la principale modalità di trasmissione rimanga il contatto fisico stretto, compresa l’attività sessuale, con una persona infetta, con i suoi fluidi corporei o le sue lesioni cutanee, è dunque opportuno fare attenzione alla sicurezza dei locali in cui si sceglie di sottoporsi a un piercing o a un tatuaggio.
Lo studio nel dettaglio
"I risultati suggeriscono che il virus del vaiolo delle scimmie può essere trasmesso attraverso l'esposizione a piercing o materiale per tatuaggi contaminato e, potenzialmente attraverso mani contaminate, a causa di misure asettiche e manipolazione dei materiali scadenti". Questa la conclusione dell'indagine che ha portato gli epidemiologi a scoprire "quello che possiamo definire il primo focolaio europeo di vaiolo delle scimmie legato a un'attività di piercing e tatuaggi". L'indagine è partita lo scorso 19 luglio a Cadice, quando è stato riscontrato un primo focolaio con cinque persone infette, che tra loro non si conoscevano, ma che 13 giorni prima avevano effettuato un piercing nella stessa attività commerciale.
Il caso indice del focolaio
Tra il 19 luglio e il 3 agosto il numero di pazienti con vaiolo delle scimmie correlato al caso è salito a 20, con 54 contatti a rischio. Tutti i pazienti avevano le manifestazioni cutanee della malattia, a partire dall'area in cui avevano effettuato un piercing o un tatuaggio. Il caso indice di questo focolaio è stato riscontrato in un cliente che - come riferito dalla proprietaria del locale che non è risultata positiva all'infezione da Monkeypox - il 6 luglio si era presentato all'appuntamento con alcune lesioni cutanee e infiammazione nella zona in cui ha effettuato il piercing.